lunedì 27 gennaio 2014

Il mio zighinì per l' Emmeticì!




Giurin giuretta.

Io la mia ideuzza ce l’avevo in mente già da giorni e giorni, solo che naturalmente mi sono ridotta come (quasi) sempre all’ultimo minuto per produrre la ricetta MTC del mese….!

Quando la settimana scorsa ho visto il titolo del post di Simonetta per la rubrica "Le voci degli altri"  sul blog MTC non ho potuto fare a meno di fare fuoriuscire un lunghissimo “NOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!”, seguito a ruota da un “E ORA COSA FACCIOOOOOOOOOOOOOOOOO?!?!?!!?!?!?!?!?”.

Ma visto che difficilmente mi faccio prendere dal panico vero, i miei due praticissimi neuroni stavano già trovando delle vie di uscita al mio sgomento: in fondo una delle regole che mi sono data per affrontare questo piacevolissimo impegno mensile è quella di non guardare le ricette proposte dagli altri concorrenti fino a quando non pubblico la mia.

Solo che, ahimé, il blogroll stavolta è stato quasi fatale: ma ho pensato comunque di perseverare, perché 1) sono diabolica; 2) a me questa ricetta andava proprio a genio.

Quindi, perché non proporla comunque, magari anche con qualche piccolissima variante?
Magari il fuori-concorso sarà dietro l'angolo, ma pazienza, la ricetta in questione vale sicuramente il rischio.

Ricapitolando: il tema proposto dalle sisters Marta e Chiara vincitrici della scorsa sfida, è lo spezzatino di carne.

Partendo dal presupposto che lo spezzatino non è la mia preparazione favorita (sono una devota della carne fondamentalmente al sangue, se non proprio cruda), sono comunque sempre disponibile a cercare qualche variante che possa comunque allettarmi. Sia in termini gustativi che in termini culturali.

Ora, quando ho letto che la sfida sarebbe stata centrata sullo spezzatino, le mie meningi, non chiedetemi perché (non lo so nemmeno io), hanno subito vagato verso altre culture, un po’ perché nella mia famiglia non c’è una tradizione specifica in questo campo, un po’ perché tutto quello che ruota intorno allo sviluppo di questa preparazione è qualcosa che viene da lontano, quando alla scarsità e alla bassa qualità del cibo si doveva porre rimedio ingegnandosi in vari modi: è una preparazione sicuramente ancestrale, che mi ha fatto immediatamente pensare a pentoloni che lentamente sobbollivano su fuochi rudimentali, il tutto immerso in un paesaggio arroventato dal sole, circondato da spazi infiniti permeati degli echi di un ricco passato.

Il Corno d’Africa, la Somalia, l’Etiopia.

Proprio l’Etiopia viene considerata non a caso la culla della civiltà, se pensiamo solo al fatto che i resti di “Lucy” sono stati ritrovati proprio qui, dopo circa 3 milioni e mezzo di anni.

Basti pensare che proprio qui fu il regno della leggendaria regina di Saba, che dall’unione con re Salomone ebbe Menelik, destinato ad unificare il regno (dopo avere, secondo la leggenda, portato l’Arca dell’Alleanza ad Axum) e a diventare “Negus Neghesti”, il Re dei Re.

Gli etiopi, la loro terra tanto dura quanto magnifica, le loro nobili origini, le loro tradizioni: tutti questi elementi creano un fascino particolare, che sicuramente si rispecchia anche nella loro cultura del cibo.

Lo zighinì è lo spezzatino tipico di questa terra: generalmente di carne di manzo o di montone, deve avere come ingrediente fondamentale il berberé, un mix di spezie piccanti e aromatiche che rende questa preparazione unica e inconfondibile.

A rendere il piatto completo infine c’è l’ injera, il loro tipico pane fermentato (si prepara con 2/3 giorni di anticipo), di forma rotonda e dal gusto acidulo, che viene usato come base sulla quale servire lo zighinì: ogni commensale strappa con le mani una parte di injera ricoperta di carne, richiude la porzione e la gusta.

Io nella mia versione ho optato per la carne di capra, nel taglio della spalla, adatto ad una cottura più lunga; al berberé mancano i semi di sedano di montagna (perché sinceramente o andavo in Etiopia o se no niente!); mentre l’ injera, dopo varie ricerche in rete, è stata fatta con un mix di farine e lievito di birra: in effetti nella tradizionale versione etiope viene usata la farina di teff, un cereale antichissimo, simile al miglio, originario proprio degli altipiani della zone, che nei suoi semi contiene già un lievito naturale che ne aiuta la fermentazione.

Tirando le somme, posso dire che sono stata contentissima di preparare questa ricetta, che mi ha fatto fare la pace con lo spezzatino: è un piatto che nella sua semplicità risulta sontuoso nel sapore, ricco di aromi quanto di tradizione. 
Preparandolo prima e gustandolo poi si fa un tuffo nel passato, ed è un’esperienza indimenticabile.


A proposito, viene consigliata per una degustazione ottimale una cottura lentissima a fuoco bassissimo (naturalmente a seconda del tipo di carne prescelto) il giorno prima; il giorno dopo si riscalda il tutto di nuovo a fuoco molto basso fino a quando il tutto raggiunge la giusta temperatura.





ZIGHINI’ DI CAPRA CON INJERA
1kg di carne di capra
1 cipolla grande, 2 spicchi di aglio, 2 cucchiai di burro
2/3 cucchiai di berberé
500gr pomodori pelati + 50gr di concentrato di pomodoro
4 uova sode
Acqua, sale qb

Per il BERBERE’
2 cucchiaini abbondanti di peperoncino in polvere (ci andrebbero i peperoncini rossi abissini!)
1 cucchiaino di semi di cardamomo
1 punta di cannella
½ cucchiaino di zenzero in polvere
½ cucchiaino di pepe nero
½ cucchiaino di semi di coriandolo
½ cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
1 cucchiaino di fieno greco in polvere (ci andrebbero i semi!)

Per l’ INJERA
250gr farina 00
250gr farina di mais
125gr semola di grano duro
25gr lievito di birra
1 bicchiere di acqua
1 cucchiaino di zucchero

Ho cominciato 3 giorni prima del presunto consumo preparando l’impasto per l’injera e il berberé.
Injera: sciogliere il lievito e lo zucchero nell’acqua tiepida e fare riposare 10 minuti. Poi impastare con il mix di farine, coprire con pellicola e canovaccio e lasciare fermentare per 3 giorni.
Dopodiché, lavorare l’impasto aggiungendo tanta acqua tiepida fino ad ottenere una pastella fluida (tipo quella per le crèpes).
Cuocere quindi in una padella (lo spessore deve essere più o meno di 3/4 millimetri) solo da un lato, per circa 3 minuti. Devono formarsi delle bollicine in superficie, e la consistenza deve essere spugnosa e umida.
Fare raffreddare su di un canovaccio senza sovrapporle.
Berberé: ungere appena con dell’olio un padellino e tostare i semi (nel mio caso cardamomo e coriandolo) per un paio di minuti, sempre mescolando perché non brucino.
Poi mescolare alle altre spezie e pestare col mortaio fino a ridurre tutto in polvere: chiudere in un contenitore ermetico.



Il giorno prima del presunto consumo ho preparato lo zighinì.
In una pentola di terracotta ho fatto sciogliere il burro, poi ho aggiunto cipolla e aglio tritati e li ho fatti soffriggere.
Ho poi aggiunto la carne tagliata a pezzetti e fatto rosolare a fuoco lento anche quella.
Ho aggiunto il berberé (ho utilizzato tutto il prodotto risultato dalle dosi indicate) e regolato di sale.
Ho stemperato il concentrato di pomodoro in un bicchiere di acqua tiepida, quindi ho aggiunto questo e i pomodori pelati tagliati grossolanamente.
Ho regolato il fuoco bassissimo e cotto per circa 1 ora e mezza (utilizzando anche il frangifiamma).
Nel frattempo ho rassodato le uova.
A circa 10 minuti dal termine della cottura le ho aggiunte amalgamandole al resto.

Ho servito lo zighinì sull’ injera e ho mangiato con le mani.

Una soddisfazione unica!!!!

Con questa ricetta antica partecipo all' MTC numero 35:




Buona settimana! :-)

martedì 21 gennaio 2014

Soufflés al Parmigiano (e scusate lo sfogo...)




Oggi, incredibile ma vero, non piove.

E sembra quasi strano…..

In verità anche ieri non è piovuto, e c’è stato anche un attimo in cui un prepotentissimo raggio di sole ha fatto capolino da un cielo color ardesia: direi che è stato scioccante. Dava quasi fastidio….

Ma ci si può assuefare così al maltempo?!?

Allora vuol dire forse che è vero che ci si abitua proprio a tutto?!?


lunedì 13 gennaio 2014

Feste, passo e chiudo! Tonno di coniglio

**** SORRY! FILE FOTO DANNEGGIATI.... ****



Buongiorno e buona settimana!

Solo oggi riesco a mettere le mani qua sopra, e allora ne approfitto per fare i miei personali auguri di buon anno a tutti, ma (senza girarci troppo intorno) principalmente li faccio A ME.

Mi ritaglio un attimo di sano protagonismo (cosa che normalmente è ben lungi da me…) perché sento il bisogno che qualcosa cambi, e allora comincio col farmi un casino di auguri-augurissimi perché questo anno appena cominciato sia foriero di belle cose, mi faccia essere felice e magari mi faccia toccare con mano qualche sogno… così, giusto per giustificare il fatto di continuare a farli.


venerdì 20 dicembre 2013

Mele "imprigionate" e auguri di buonissime feste!



Eccoci alle porte del Natale!

Ora per un paio di settimane chiudo i battenti internetici e mi dedico a:

- cucinare;
- dormire;
- divertirmi col mio bimbozzo;
- riposare il cervello;
- passare qualche giornata o serata in compagnia, senza pensieri!


venerdì 13 dicembre 2013

Pere al Moscato con crema inglese al latte di mandorle




Un dolcino coccoloso, morbido, scioglievole, avvolgente, ma tutto sommato leggero.

Ecco quello che volevo qualche week enda fa, quando decisi di impiegare un avanzo di vino dolce facendo fare il bagno a 4 pere che mi sembrava avessero proprio  voglia di vino-terapia.

In poco più di un attimo è venuto fuori un dessert delizioso, perfetto per concludere una cena.


martedì 10 dicembre 2013

Muffins carote e mandorle speziati





Ok, via col Natale!

Sabato scorso gita sulla neve alla ricerca del vecchio nonnino sovrappeso vestito di rosso (che il Pargolo non ha ASSOLUTAMENTE voluto vedere, neanche da lontano……) e domenica allestimento dell’albero!

Vorrei solo che facesse un pelino più freddo, perché ieri pomeriggio, nelle corse agli ultimi regali, ho fatto una sudata veramente innaturale……

E poi l’atmosfera natalizia è troppo bella! Le luci, i fiocchi colorati, i regali, un po’ di giorni lontani dall’ufficio (che male non fanno di certo….), i pranzi, le cene, gli amici e i parenti!


giovedì 5 dicembre 2013

E' SCOCCATA L'ORA DEL paTE !!!!





Finalmente è arrivato!


Sapete cos’è questo libro qui sopra?!?
E’, innanzitutto, un BEL libro.

Permettetemi di presentarvelo.

Titolo: “L’ORA DEL paTE”
Dotato di ben: 144 pagine (una più accattivante dell’altra).
Costo: 18 Euro (quindi, alla portata di tutti, no?!?).
Casa editrice: Sagep, Genova.
Con le brillanti illustrazioni di: Roberta Sapino(“Le chat egoiste” ) 

E le poetiche fotografie di: Sabrina de Polo 

E cosa c’è dentro, di grazia?

41 ricette di paté (golosissime, facili da fare e da “porca figura” assicurata), 8 burri composti, 33 fra pani, crackers, grissini, muffins, scones, chips e quant’altro, direttamente dalla sfida culinaria più coinvolgente della blogosfera, l’ MTChallenge.

E, come dicevano gli antichi, “cui prodest?”: a chi giova tutto ciò?!!??

In primis giova a chi lo compra e lo usa: scoprirà quanto una pietanza che è sempre stata circondata da un’allure tutta sofisticata sia in realtà molto facile da preparare anche in casa, con risultati strepitosi.

Poi giova allo spirito e all’autostima di chi lo ha creato: tutta la rutilante e instancabile community MTC, donne e uomini “comuni”, le classiche persone “della porta accanto” che nel loro quotidiano sfornano meraviglie di ogni tipo, qui focalizzate nella direzione “paté e company”.

In concreto, poi, gioverà a dei bambini molto meno fortunati dei nostri: e purtroppo ce ne sono sempre tanti, troppi.

Inutile dire che per fare del bene basta poco: lo sappiamo tutti. 
Ma a volte non ci muoviamo lo stesso.

Eppure basta poco, per AIUTARE.

Basta comprare un libro, per esempio. 

Con questo libro infatti la community dell' MTChallenge sostiene il progetto "Cuore di bimbi" della Fondazione "Aiutare i bambini" : nata nel 2000, per iniziativa dell' Ing. Goffredo Modena, la fondazione si propone di dare un aiuto ai bambini poveri, ammalati, senza istruzione, che hanno subìto violenze fisiche o morali e garantire loro l'opportunità e la speranza di una vita degna di una persona, nel mondo e in Italia.
Sono 71 i Paesi del mondo in cui la Fondazione interviene, realizzando progetti mirati, concreti, nati per rispondere a emergenze reali e portati avanti con abnegazione, serietà e competenza.
Fra questi, appunto, c'è "Cuore di bimbi" , attivo dal 2005 in 10 Paesi, che ha permesso ad oggi di salvare la vita a 857 bambini altrimenti condannati da gravi cardiopatie congenite, con esiti spesso letali.
La Fondazione opera nella più assoluta trasparenza, nella convinzione che sia doveroso certificare ogni voce con la massima chiarezza, in un dialogo continuo che unisce chi è desideroso di fare del bene con chi ha la possibilità di farlo in modo concreto,rispettoso e consapevole di muovere nella stessa direzione: quella dell'aiuto alle tante vittime di questo mondo, rese ancora più indifese dall'essere bambini.

Da oggi anche noi remiamo con Goffredo, con Sara e con gli oltre mille volontari sparsi sul territorio italiano - e lo facciamo con questo libro che è il primo tassello di quella che ci auguriamo possa essere una collaborazione duratura e proficua.

Andate a dare un'occhiata ai link qui sotto:




E attenzione: TUTTE LE COPIE STAMPATE, NESSUNA ESCLUSA, CONTRIBUISCONO ALLA CAMPAGNA "CUORE DI BIMBI" in base ad un progetto che è nato contemporaneamente al libro e si è sviluppato in parallelo: potete trovarle in tutte le librerie d' Italia (e se non ci sono, potete farvele ordinare!!!), oppure on line su Amazon e su Ibs, oppure ancora sul sito della casa editrice e su quello della onlus, a questo indirizzo:



Allora, non è una bellissima idea-regalo per questo Natale?!?

Il paté piace proprio a tutti, non potete negarlo!!! 
Qui ne troverete per tutti i gusti, dal più tradizionale al più stravagante, ma tutti con garanzia di successo!!!

E poi è sempre presente sulle tavole delle feste: questo Natale stupirete i vostri commensali con delle idee originali e totally home made!! 
Così magari riuscirete a zittire anche la suocera per una volta, chissà!....

Io penso davvero che sia un dono carinissimo: regalate un bel libro, ben fatto, ben scritto, interessante e gradevolissimo anche solo da guardare. 
Insomma, farà bella figura anche nella vostra libreria, senza dubbio!

Cioé, per dire: se io girassi per una libreria e incappassi in questo librino azzurro carta-da-zucchero sarei già incuriosita….. 
Lo sfoglierei, individuerei già due o tre potenziali idee, guarderei il prezzo (eh sì, l’influenza ligure c’è….) e lo metterei nel carrello. 
Sicuro.


E poi comprandolo si aiuta direttamente la Fondazione, che è l’aspetto più nobile di tutto questo progetto meraviglioso al quale ho avuto il privilegio di partecipare (eh sì, ci sono anche io!!! Con un pane da paté, ça-va-sans-dire….!).

Quando ho cominciato a partecipare all’ MTChallenge (oramai più di due anni fa) avevo quasi timore di buttarmi nel vortice di questa gara; ma subito mi sono fatta coinvolgere e dallo spirito giocoso e dai molteplici  aspetti che vengono eviscerati ad ogni sfida: è come andare a scuola di cucina senza muovere un passo!

Mai avrei pensato di finire qua sopra, tra le pagine di questo bellissimo libro che è un po’ come un bambino… appena nato, e già proiettato nel mondo!

L’ MTChallenge è un’idea geniale nata sul web: e ora ha messo un piedino anche nel mondo reale attraverso questa creatura (che, tra l’altro, non resterà figlia unica…..!).

Bravissimi a tutti coloro che ogni mese si buttano a capofitto nella sfida più coinvolgente della blogosfera (me compresa!) mettendosi in gioco: i nostri sforzi mentali non sono andati a fondo perso!!!! Evviva!!!!!

E grazie di cuore a tutti quelli che lo vorranno acquistare.

Infine un GRAZIE cosmico ad Alessandra.
Lei sa gli innumerevoli “perché” ! ;-)

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Dimenticavo!


LA PRESENTAZIONE UFFICIALE QUESTA SERA ALLE 18.00 ALLA FELTRINELLI DI GENOVA!


mercoledì 4 dicembre 2013

Questo Natale #bastabiscotti / -1.....................

(immagine tratta dal web)



Forza, dai!

Ancora 24 ore, anzi, qualcosa di meno!


Questo Natale #nientebiscotti ,

ma vi daremo un'alternativa all'altezza delle aspettative festive!! ;-)


A DOMANI MATTINA!!!!


martedì 3 dicembre 2013

Involtini-Inverno (e -2............. #bastabiscotti)





Signore e Signori,
siamo a -2.

No, non parlo di temperatura, anche perché  qui invece la febbre sale……..!!!!

Va bè, dai, pazientate ancora qualche ora……………………………!!!! :-D


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Per ingannare l’attesa, beccatevi questa ideuzza che mi è sorta lo scorso sabato dopo che il fattore N se ne è venuto a casa tutto fiero con una latta stipati di (ottimi) crauti.

Allora, premesso che io le “cavolacee” non le amo, faccio eccezione per i crauti, perché il loro sapore acetoso (dato però esclusivamente dalla loro fermentazione con il sale) me li fanno gradire, e pure parecchio.

Da quando poi assaggiai per la prima volta il mitico, intramontabile, onnipresente involtino “pLimaveLa” decisi che questa preparazione mi piaceva assolutamente.

Quindi, davanti ad una generosa quantità di crauti, e guardando un po’ quello che il frigo mi offriva, si è fatta strada tra i due neuroni la seguente idea: l’ INVOLTINO INVERNO.

E che cosa avrà mai di differente dall’altro??

Ovviamente, l’ho fatto sabato scorso, quando fuori infuriava la bufera, c’erano 2 gradi e se non accendevi la luce col cavolo (appunto!) che vedevi dove mettevi i piedi. Fa sufficientemente “inverno”??

Poi: ad accompagnare il nostro cavolo fermentato troviamo un po’ di carota e sedano, una piccola cipolla, dello speck e della robiola (a me lo speck fa venire in mente i tirolesi, quindi neve, freddo, inverno).

Il tutto avvolto in una pasta che vi sorprenderà (per facilità e bontà) NON FRITTA (qui il mio colesterolo si fa sempre paladino delle cotture alternative….) ma AL FORNO, perché intanto fa freddo e lo accendiamo volentieri!

Ecco quindi a voi il mio INVOLTINO INVERNO, che è buonissimissimo, ottimo da aperitivo- fingerfood, antipasto o anche rustico contorno, magari ad uno stinco di maiale, perché no?!?

Seguono fiumi di birra, in perfetto Bayerischen-style….. ma quella è un’altra puntata………!!



INVOLTINI-INVERNO

Per la PASTA-SHAKE
250gr farina
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino lievito istantaneo per torte salate
100ml acqua
100ml olio (preferibilmente di semi)
Per il ripieno
Crauti qb (indicativamente 250gr)
100gr speck a dadini piccoli
1 cipolla piccola tagliata a dadini piccoli
1 carota + 1 costa di sedano tagliate a dadini piccoli
50gr robiola
Sale, pepe, olio evo q.b.

Il ripieno: in una wok, o padella coi bordi alti, mettere un filo di olio evo, aggiungere la cipolla, la carota, il sedano: fare soffriggere per un minuto, poi aggiungere lo speck.
Una volta ben rosolato, aggiungere i crauti, compreso il loro aceto: mescolare bene e lasciare cuocere a fiamma media per 5 minuti.
Poco prima di fare consumare tutto il liquido, aggiungere la robiola e amalgamare benissimo: infine regolare di sale e pepe e spegnere la fiamma. Fare stemperare.
Preparare quindi la pasta-shake.
Mettere tutti gli ingredienti  in un recipiente a chiusura ermetica sufficientemente capiente: chiudere con cura  e agitare bene bene (in tutte le direzioni!!) per qualche minuto: ad un certo punto passerete dal sentire il fruscìo dei singoli elementi all’udire un unico “plop plop plop” rimbalzare nel vostro contenitore!
Si sarà formata una pallottola pronta da essere lavorata: rovesciare su un piano infarinato, lavorare per qualche istante per renderlo omogeneo, ed ecco pronto il vostro impasto magico!!!
(Io l’ho utilizzato per gli involtini, ma nulla vieta di farci quello che più vi aggrada: dalle torte salate -magari lavorandolo a pieghe, tipo pasta sfoglia-, ai salatini, dai grissini, ai “ravioli” fritti….. insomma, non vi resta che provare!).
Stendere la pasta abbastanza sottilmente, ricavare dei cerchi di circa 9/10 cm di diametro e versare un po’ di ripieno nella metà verso di voi: cominciare ad arrotolare coprendo il ripieno, pressare un po’ le estremità in modo da cominciare a chiudere il ripieno; con questi lembi fare due risvolti all’insù e procedere con l’arrotolamento. Lasciare la piega principale sotto l’involtino e pressare ancora le estremità per sigillare bene il tutto.
Procedere così fino ad esaurimento degli ingredienti.
Disporre in una teglia con carta forno e cuocere a 180° per circa 30/35 minuti.




Provare per credere!

...e mi raccomando..... stay tuned!

lunedì 2 dicembre 2013

QUESTO NATALE, BASTA BISCOTTI!



Eh su, dai!

Siate un po' originali!!

Per questo Natale facciamo un appello accorato: niente biscotti, ma anche 

niente cioccolatini, niente sciarpe, niente calzini, niente portafogli...... 

Insomma, niente regalini scontati perchè quest'anno si esige l'originalità.


Senza dimenticare la BONTA', in questo caso più che mai in duplice versione: 

quella delle papille e quella della generosità.... perchè, si sa,

 A NATALE SI E' TUTTI PIU' BUONI!!!!


E allora, state qui, o saltellate nella rete..... Troverete lo stesso invito 

disseminato un po' ovunque......


Attendete con fiducia: l' IDEA del Natale 2013 sta arrivando.................

:-)

-3