lunedì 16 gennaio 2012

Tagliatelle casalinghe spada & arancia (wow!!)



Ecco finalmente il pretesto che mi serviva per produrre finalmente un primo piatto! Per la sfida di Gennaio dell' MT Challenge si parla niente popo' di meno che di tagliatelle (rigorosamente fatte a mano!) e quindi ho dovuto per forza di cose adeguarmi. Intendiamoci, la pasta mi piace tutta, ma non essendo una gran mangiona di primi (vuoi perchè a pranzo mangio in ufficio, vuoi perchè la sera il primo lo trovo un po' pesante...) le preparazioni di questo tipo si riducono al pranzo del sabato o della domenica, sempre che si abbia voglia di dedicarvi un po' di prezioso tempo libero! Bè, questa volta, nonostante il Pargolo fosse ripieno di raffreddore e tosse, e in preda a dolori da molari in arrivo che lo hanno reso indemoniato e piangente per tutto il week end (perchè ovviamente sempre nel week end succedono certi imprevisti!), mi sono rimboccata le maniche e ho pianificato tutto in maniera scientifica. Ho pensato ad una preparazione tutto sommata rapida, che si potesse incastrare perfettamente nel breve lasso di tempo in cui Pargolo e papà N fossero stati magicamente ipnotizzati da qualche canale tematico particolarmente accattivante (equamente distribuito tra Nuvolari e Cartoonito, per la par condicio.........). 


Quindi, ho dato libero sfogo alle mie primissime velleità da "sfoglina", buttandomi a pesce nella preparazione delle:

TAGLIATELLE ALLO SPADA E ARANCIA (c'è sempre una prima volta!)

Per la pasta:
2 uova
220gr di farina 0
Per la marinata:
300gr pesce spada
1 arancia (succo + buccia grattugiata)
Vino bianco (circa 2 bicchieri)
Olio evo (circa ½ bicchiere)
Origano (2 pizzichi)
Sale (2 pizzichi)
Pepe bianco (1 pizzico)
Per la panure:
2 cucchiai di pangrattato
Prezzemolo (1 cucchiaio abbondante)
Aglio (1 spicchio)
+ 1 manciata di pinoli
Ho cominciato preparando la marinatura per il pesce: lo spada va tagliato a dadini e in un contenitore ho messo vino bianco, olio evo, il succo dell’arancia con la buccia grattugiata, origano, sale e pepe bianco. L’ho emulsionata e ho aggiunto lo spada. L’ho fatto riposare in frigo per un’oretta, mescolando di tanto in tanto. Poi, con un po’ di timore misto a curiosità mi sono data alla preparazione della pasta. Ho formato la classica fontana con la farina (che poi perché si chiama fontana?!? A me dà più l’idea del vulcano….e in effetti…..), ho fatto il mio bell’alloggiamento per le uova e ho rotto il primo: posandolo nel suddetto alloggiamento però, il riottoso ovetto ha visto bene di scivolare garrulo sopra il proprio albume lungo la fiancata del vulcano, proprio tipo lava…. Ma noooo!!! E via a recuperare il fuggitivo evitando di provocare ulteriori danni…. Riposizionato l’ovetto ribelle, facendo un buchino un po’ più fondo, ho proceduto a posizionare anche l’altro, che si è dimostrato molto più malleabile… Ho cominciato quindi ad impastare: all’inizio il tutto si era abbarbicato alle mie dita, sul piano di lavoro non era rimasto nulla. Pizzico di sconforto….. Poi però ho insistito, anche perché ok che era la prima volta con la pasta fresca, ma in generale mi piace mettere le mani in pasta e non sono nuova a produrre pani e pizze con discreto successo, quindi un po’ cocciuta e un po’ ottimista ho scalciato via il subdolo sconforto e ho insistito. Dopo poco la pasta ha cominciato ad abbandonare le mie dita per andare a dare vita ad una bella palla consistente. L’ho lavorata fino a quando mi è sembrata omogenea, e lì mi sentivo già abbastanza soddisfatta. Ho pulito il piano dai residui e mi sono armata di mattarello, che infonde sempre sicurezza ed incute pure un certo timore reverenziale (in coloro che ci stanno intorno, naturalmente…).  Pian pianino l’ho addomesticata, l’ho tirata, l’ho girata e devo dire che è venuta una gran bella sfoglia: sottile e compatta, di un bel colore caldo. A questo punto ero decisamente soddisfatta! Poi l’ho leggermente infarinata su entrambi i lati, l’ho arrotolata e ho tagliato la pasta a 6/7 mm di larghezza. Ho srotolato i mucchietti di pasta e voila! La magia era fatta: davanti a me riposava placida una spianata di meravigliose tagliatelle, che se non le avessi fatte io avrei pensato che venissero dal pastificio! Belin che valido!!!

A questo punto dell’esperienza ero decisamente soddisfatta! Ammirandole ancora un po’, le ho lasciate lì ad asciugare (un po’ anche per paura che si sciupassero!), e nel frattempo ho cominciato a preparare il resto del piatto. In un pentolino ho messo un filo di olio: una volta caldo ho aggiunto il pangrattato e ho lasciato che cominciasse a colorirsi, poi ho aggiunto prezzemolo e aglio tritati e ho lasciato insaporire il tutto per qualche minuto. Poi ho spento e ho estratto lo spada marinato dal frigo. L’ho lasciato a temperatura ambiente per 10 minuti, intanto ho preparato la pentola dove cuocere le tagliatelle e una padella bella grande dove fare saltare il tutto: l’ho scaldata e ho fatto tostare i pinoli. Quindi ho aggiunto lo spada con tutta la sua marinata e ho fatto cuocere a fuoco vivo per  5 minuti, aggiungendo un filo d’olio. Nel frattempo ho buttato le tagliatelle nell’acqua bollente salata e lo ho scolate abbastanza al dente: ho poi finito la cottura nella padella insieme al pesce, scaldando, se necessario, la panure. Ho versato le tagliatelle nei piatti aggiungendo in ultimo la panure.


Ps. Ad un certo punto, sull’onda dell’entusiasmo, mi sono anche spinta a fare addirittura i “nidi” di tagliatelle….aaaahhhh!!! Satisfaction!!!


Ps.2 : Io non vorrei sembrare monotona, ma già un'altra volta ho partecipato e ho dovuto rimarcare come le mie esecuzioni di ricette risultano sempre in qualche modo difficoltose... Non credo affatto di essere l'unica, ma devo ad ogni modo segnalare che i miei lavori culinari sono costantemente impreziositi dalla collaborazione della mia creatura, che ormai credo sia convinta che nei fornelli si celi il temibilissimo "BaBau-della-cucina" che mangia le mamme, perchè se no non si spiega il fatto che appena oso avvicinarmi alla "zona rossa" lui senta il bisogno di giocare alla piccola cozza che si avvinghia tenacemente al suo scoglio (la mia gamba)!!! O magari non è il Ba-bau-della-cucina, magari è geloso del fatto che io cucini e lui no?!? Forse nutrirà in sé velleità da Masterchef?!? Allora, o mi diventa il futuro Gordon Ramsay, o tra una quindicina di anni mi vendicherò, e quando dichiarerà di volere uscire sarò io ad avere una voglia matta di giocare alla cozza!

Con queste home-made-tagliatellaS partecipo soddisfatta all'MT Challenge di Gennaio!





10 commenti:

  1. Un complimento a te e alla piccola Cozza allora!!!! e dai, speriamo in un novello Gordon, bravo affascinante e famoso, così potremo dire "si, anche noi lo conoscevamo già da piccolo....." !!!! Bravissima Viviana : belli perfino i nidi!
    Buonissima settimana
    Dani

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  2. Grazie Daniela, anche per spingerci a nuove imprese!! Quanto alla piccola cozza, gli auguro magari di diventare famoso, perchè devo dire che bravo e affascinante lo è già! ;-)

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  3. ma come scrivi bene, Viviana!!! E' un vero piacere leggerti! i complimenti per il piatto e i "promette bene" per il pargolo li ha già fatti la mia socia ;-), qui sopra: ma un "brava!" per la tua prosa, te lo meriti proprio!
    ciao
    ale

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  4. Tante grazie Alessandra! In effetti mi piace scrivere, ma non potrei mai scrivere cose tipo romanzi...ho la fantasia di un pezzo di legno!! Mi limito a prose di vita vissuta, come in questo caso! Buon lavoro e grazie ancora!

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  5. Brava Viviana, sei riuscita a portare a termine la missione anche con la piccola cozza... Ma lo sai che chiamavo così mio nipote, proprio perchè si comportava come il tuo bimbo?!?

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  6. Ah bè! allora mi consolo sapendo che succede anche ad altri!! :-) Grazie Ale, buona giornata!

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  7. Ma che bontà questa ricetta! E con la "cozza" per giunta!!! :-D

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  8. hihihi!! Eh già Mapi, è una ricetta "arricchita" ! ;-)

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  9. adoro il pesce spada e l'arancia, wow mi ispirabo

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    1. allora provale! Tra l'altro la preparazione è velocissima!! ;-)

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