Mi è toccato aprire quel cassetto e rimettere il cervello al
suo posto.
Non da oggi, ma dallo scorso Lunedì, solo che ovviamente
riesco a riemergere solo oggi dalle brume lavorative…
Quando si ricomincia è sempre così: un tuffarsi a capofitto
in tutto quello è successo durante il mese di black-out totale in cui invece sono
vissuta io.
Black-out
positivo, sia ben chiaro: un luminoso black-out, oserei direi, facendo sfoggio
di un ossimoro che neanche un poetone….
In un mese mi sono estraniata dal mondo esterno e mi sono
dedicata solo al mio di mondo, cosa che nella quotidianità è impossibile fare:
il risultato sono state vacanze di assoluto relax, di assoluta pace, di
assoluta tranquillità, di assoluto riposo.
Quando lo scorso Lunedì tutto è ricominciato mi sembrava di
essere stata via dall’ufficio 6 mesi, e sono stata contentissima: credo sia il
risultato migliore che ci si possa attendere dalle nostre vacanze!
Tutto liscio, quindi, a parte il tempo che non è che sia
stato proprio una meraviglia.
A questo proposito, ricomincio oggi con un piatto
stra-tradizionale, stra-invernale, stra-buono.
Si è trattato di un pranzo fatto il 26 di Agosto,
protagonista una ricetta da 5 Dicembre, che si è svolto in una giornata che
poteva tranquillamente essere il 13 Novembre.
Il tutto con il mare a due passi.
La polenta col sugo di salsiccia al mirto.
Quel giorno di fine Agosto non potevo nutrirmi d’altro:
costretta da un tesissimo vento di mare a tenere tutte le finestre chiuse,
indossata una felpetta (di cotone, ma pur sempre felpetta), messa la canottiera
al Pargolo perché tutto ‘sto caldo proprio non c’era, ho deciso che se doveva
fare finta di essere Novembre, allora bisognava nutrirsi in modo adeguato.
In dispensa c’era la farina da polenta Fioretto della nostra
Val d’Aveto, in frigo c’era la salsiccia al mirto che mia sorella mi ha portato
dalla Sardegna, in cantina riposava la salsa dei nostri pomodori.
C’era tutto.
POLENTA CON SUGO DI SALSICCIA AL MIRTO
(la non-ricetta)
Farina da polenta (la Fioretto è ideale per polente morbide,
e cuoce molto prima!)
Acqua, sale grosso
Una noce di burro (molto facoltativa, ma io sono tremenda e
alla fine ce la metto…)
Per il sugo:
salsa di pomodoro (buona)
salsiccia (per me era al mirto, ma ovvio che vada bene
qualunque tipo)
1 cipolla piccola
Vino bianco
Olio evo
Sale, pepe
La polenta ognuno la fa come vuole, chi ha il paiolo
elettrico, chi la fa girare a turno a tutti i familiari, chi si vuole fare
venire due bicipiti così…..
La regola base è che l’acqua per cuocere la polenta deve
essere 4 volte la quantità della polenta stessa: del tipo, io ho usato 150gr di
farina che ho versato in 600ml di acqua salata bollente.
Poi, se vi piace una polenta più sostenuta, non farete altro
che mettere un po’ meno acqua.
A polenta cotta, fuori dal fuoco, io ci butto dentro una noce di burro e amalgamo bene: le dà quel "quid" di morbidezza e gusto rotondo che mi piace molto.
Per quanto riguarda il sugo, niente di più semplice: ho
fatto rosolare la cipolla nell’olio, ho poi aggiunto la salsiccia tagliata a
pezzetti, fatta andare per qualche minuto, sfumato con vino bianco fino a farlo
poi evaporare.
Ho poi aggiunto la salsa di pomodoro e lasciato cuocere
ancora pochi minuti, giusto il tempo di insaporire il tutto, perché mi piace
che una salsa così buona mantenga comunque la sua freschezza.
Regolato di
sale e un pizzico di pepe, versato sulla polenta morbida.
Una goduria!!
Mi sarei fatta un pediluvio con questa polenta, così mi sarei scaldata i piedi...
Lo so cosa state pensando, "Potevi metterti un paio di calzini?" - No! Non ci penso nemmeno: i calzini ad Agosto al mare li mettono solo i tedeschi.
Alla prossima! ;-)
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