lunedì 20 febbraio 2012

Domani è grasso e allora... tuorlo fritto!



Sul mio calendario nello spazio di domani c'è scritto: Martedì GRASSO. E il nome è già una garanzia.
"Grasso" perchè si concludono ufficialmente i bagordi cominciati a Natale, quindi domani sarà la giornata dedicata agli ultimi eccessi, ai gran botti finali, perchè poi a partire da mercoledì e per 40 giorni col cavolo che ci si potrà strafogare come pazzi!!! Almeno, questo imporrebbero tradizioni cultural-religiose..... ma noi, che nel nostro piccolo comunque cerchiamo di equilibrare le cose durante tutto l'arco dell'anno, senza passare dai lipidi allo stato puro alla rigenerante acqua di fonte nel breve volgere di una nottata, cercheremo di non essere così radicali, e continueremo nelle nostre esperienze culinarie cercando di mantenere una certa classe..... Va bè, insomma... si fa per dire....!!
Magari cominceremo a studiare qualche piatto "da bella stagione", sperando che sia di buon auspicio...fino
poi ad entrare nel periodo pasquale, dove i piatti tradizionali si sprecano! Però forse sto andando troppo veloce....intanto siamo fermi al nostro apice di festeggiamenti, e allora: chiudiamo il Carnevale con un altro fritto, che fa sempre gola e una volta ogni tanto ci si può concedere: prendo spunto da un'idea dello Chef Cracco, tanto semplice quanto geniale e autenticamente BUONA, che va benissimo per un aperitivo, un buffet
o qualunque altra cosa vi venga in mente! Tipo, ce lo vedo benissimo anche come piccolo cadeau di benvenuto, appoggiato sui piatti dei commensali, tipo segnaposto..... Esagerato?!? Bè...a me è piaciuto talmente tanto che quasi quasi lo rifaccio, magari in quest'ultima veste.....per Pasqua.... intanto parliamo di uova, cosa c'è di meglio che tirarle fuori per le prossime feste comandate?




Basta ricordarselo....e qui i miei due neuroni dovranno mettersi d'accordo...
Intanto procediamo con il

TUORLO FRITTO (dello Chef Carlo Cracco)
Tuorlo d'uovo
pangrattato
sale

In un piccolo contenitore (uno stampo da muffin o da budino, per esempio) versare un bello strato di pangrattato.
Separare bene il tuorlo dall'albume, cercando di non lasciare tracce di bianco, altrimenti in cottura verrà fuori
quella bella sbavatura di albume fritto che potete notare nella foto sotto! (non che poi ci stia male, per carità, ma
giusto per una questione "visiva" è meglio che non ci sia!).
Adagiare quindi il tuorlo nel contenitore e coprire delicatamente con altro pangrattato.
Fare riposare in frigo per un paio di ore.
Trascorso il tempo, scaldare l'olio in un pentolino, estrarre con delicatezza il tuorlo dal contenitore e cercare di
fare cadere il pangrattato in eccesso. Poi, con l'aiuto di una schiumarola, immergere il tuorlo nell'olio ben caldo fino a completa doratura (pochi secondi!).
Togliere, adagiare su carta assorbente e aggiungere un pizzico di sale.



Nota: lo Chef, ospite di Benedetta Parodi, lo ha presentato su un letto di spinaci freschi passati in padella con olio, sale, uvetta e (non ricordo bene) ma forse anche qualche pinolo.
Nota2: io l'ho usato per l'aperitivo, un momento che mi piace sempre tanto, e che con questa delizia ottiene
proprio "quel tocco in più" !






2 commenti:

  1. Ma dai! ottimo per stupire gli amici, assolutamente un'idea originale!
    grzie per la visita, mi unisco anche io ai tuoi lettori :)
    buona giornata
    Valentina

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