Si dice che l’ispirazione in cucina sia fondamentale tanto
quanto le capacità tecniche.
Ecco, diciamo che nel mio caso l’ispirazione è
decisamente superiore al resto.
Intendo dire, se mi devo confrontare con qualche argomento o
qualche tematica gastronomica la prima sensazione che avverto, la prima strada
che mi viene da seguire è sempre e comunque quella che finirò per percorrere.
In mezzo c’è un po’ di immancabile brainstorming, per carità
(fa pure professional) però alla fine vado a finire là dove mi ha portato
inizialmente il cuore dello stomaco.
E’ capitato anche nel caso della prima sfida MTC del 2018: il tema della cucina alcolica scelta da Giulia,
incentrata sulla trasposizione dei cocktail in piatti dolci o salati, ha
immediatamente solleticato i due neuroni rimandandomi ad una immagine ben
precisa.
Quella di Drugo e del suo immancabile White Russian.
Ora, se dico Drugo la gente mentalmente instabile o comunque
incline all’elogio della demenza surreale/reale sa al volo di cosa si sta
parlando: ma per la restante triste parte di popolazione che ignora a cosa mi
stia riferendo suggerisco la visione de “Il grande Lebowski” dei fratelli Coen
(che noi, inutile dirlo, adoriamo!).
Capolavoro con cast stellare, tra cui spicca il Drugo (Jeff
Bridges), meraviglioso pigro cialtrone ex-hippie, perennemente in maglione
sformato, maglietta della salute e ciabatte, sempre accompagnato dal suo
bicchierozzo di White Russian.
Cocktail che in effetti, per mio gusto, assaporerei giusto
al posto del dessert, o comunque nel dopo cena e che quindi per me è stato un
attimo associare proprio ad un dolce da servire nel bicchiere.
Niente di nuovo, mi rendo conto (il guizzo fantasioso ha
latitato parecchio), ma un onesto White Russian in versione cucchiaiabile e
adeguatamente alcolico (non una roba da stordimento, insomma….per quello si
rimanda all’aperitivo, alla cena e all’ammazzacaffé): ho infatti modificato le
proporzioni del liquore al caffè e della vodka rispetto alle dosi del cocktail
originale proprio per non caricare eccessivamente il dessert (e i suoi
consumatori…).
Colgo l’occasione per ringraziare il Drugo di casa mia, che
si è gentilmente prestato per posare nelle vesti che gli sono più congeniali.
DRUGO’S CHEESECAKE
(per 4/5 bicchieri)
Per la base:
80gr biscotti tritati (io ho usato i Digestive)
40gr burro fuso
1/2 cucchiaini di caffè concentrato
1/2 cucchiaini di vodka
Per la crema:
200gr formaggio spalmabile
70gr zucchero semolato
200ml panna montata
100ml liquore al caffè
50ml vodka
15gr colla di pesce
Tritare i biscotti, amalgamarli uniformemente con il burro
fuso e i liquidi (caffè+vodka): ottenere un impasto omogeneo e morbido.
Distribuire sul fondo dei bicchieri, pressare leggermente e riporre in frigo.
Mescolare quindi il formaggio con lo zucchero fino a
incorporarlo bene.
Prelevare 2/3 cucchiai di panna, scaldarla appena in un
pentolino e sciogliervi 10gr di colla di pesce precedentemente ammollata in
acqua fredda e ben strizzata. Fare stemperare.
Intanto montare la restante panna, aggiungerla piano al
composto di formaggio, infine unire la panna con la colla di pesce.
Parte di questa crema bianca servirà per il topping dei
bicchieri, quindi prelevarne la quantità necessaria e tenere da parte.
Procedere quindi scaldando leggermente il liquore al caffè e
la vodka, farvi sciogliere i restanti 5gr di colla di pesce precedentemente
ammollati e fare stemperare.
Versare quindi nella crema e mescolare con delicatezza fino
ad ottenere un composto liscio che si addenserà poi correttamente in
frigorifero.
Riempire quindi i bicchieri con la crema al caffè e
completare con il topping bianco.
Mettere in frigo per circa 4 ore ore ed estrarre almeno mezz’ora
prima di consumarli.
Grazie a Giulia per questa sfida decisamente "spiritosa"!!!
Con questa proposta partecipo all' MTC#69 !
A volte sei tu che mangi l'orso e a volte è l'orso che mangia te. A volte sei tu che prepari questa cheesecake e quelle volte me la mangio tutta io.
RispondiEliminaVoglio morirci in quel bicchierino!
Grande Greta!!! Sei dei nostri!!!
EliminaTu pensa che io sono ancora più malata di mente e prima di pensare al mitico Grande Lebowsky, pensavo tu avessi fatto una ricetta ispirata al Latte+ di Arancia Meccanica (che per altro non credo abbia proprio una ricetta, come dire, legale) :D
RispondiEliminaMa poi sono rinsavita e ho capito a quale Drugo facessi riferimento, e devo dire che hai fatto onore al White Russian sempre ben stretto fra le mani di quel pazzo ed adorabile personaggio.
Mi piace che tu abbia mantenuto l'idea del bicchiere e anche la "cremosità" che il cocktail ha già di per sé. Sei assolutamente entrata nello spirito della sfida, perché non solo hai destrutturato ereticamente, ma sei stata fedele anche al momento in cui normalmente si beve un White Russian. Una bella proposta.. peccato solo per l'inversione di proporzione fra vodka e liquore al caffè, ma ti perdono ;)
Brava Viviana!
Grazie Giulia, considerando che sarebbe potuto finire nelle ganasce di qualche minorenne ho preferito così..!!
EliminaMa che goduria questo bicchiere, ottima interpretazione.
RispondiEliminaGrazie mille Rossella!!
EliminaCitazione graditissima, bella ricetta. Brava!
RispondiEliminaGrazie mille Anna Laura!!!
EliminaGran bella ricetta, che dà un tono all'ambiente :)
RispondiEliminaPeccato per le proporzioni, mannaggia, perchè c'era tutto il resto (ed era difficilissimo azzeccarlo, questa volta). Ma a parte i limiti della sfida.. mi piace, mi piace, mi piace :)