***E adesso sFogliatiiiii
Come sai fare tuuuu
Ma non illuderti…. Io non ti brucio piùùù!!!!!***
Ecco, in sintesi questo è il ritornello che mi è frullato in
testa lo scorso sabato, da quando mi sono alzata al mattino a quando alla sera
ho aperto lo sportello del forno: il momento topico, la resa dei conti, il
verificare se ce l’avevo fatta o se dovevo cacciare via tutto con un sottofondo
di improperi fantasiosi.
Causa del misfatto: la sfida nr. 68 dell’ MTC, terzo
giudice Francesca di 121gradi che ci ha messi tutti duramente alla prova con uno degli
spauracchi più temuti in cucina: la pasta sfoglia per i cannoli.
Terrore.
Sudore freddo.
E come faccio? Quando la faccio? Come la faccio? E se poi
non viene? E Se sbaglio l’impasto? E se quel fetente di forno mi brucia
tutto?????????????
Alzi la mano, tra voi partecipanti, chi non si è angosciato
con questi interrogativi??!?
Però, c’è stato un “però”.
Ed è che io amo tutto quello che è “panoso”, per cui anche
le sfoglie/frolle/brisée e chi più ne ha più ne metté… indi, adorando
profondamente questo mondo di glutine e carboidrati, ho sempre avuto la
curiosità di cimentarmi anche con le produzioni casalinghe.
Questa sfida pertanto la temevo per tutte le variabili sopra
esposte, ma sotto sotto la sentivo molto “mia” e molto stuzzicante, prova ne
sia il fatto che sono riuscita a farla abbastanza in relax, senza trovarmi alla
sera stremata, come invece mi è capitato in altre occasioni!
All’ora di cena avevo ancora sembianze umane e la sufficiente
reattività per concludere anche tutta la trafila di farciture e foto (per me –come
si evince chiaramente- la parte più
provante!!!!).
Cara Francesca, mi hai fatto raggiungere una sorta di
Nirvana Sfogliato, un Empireo di burrosità e scioglievolezza senza muovermi da
casa.
Farina,burro e mattarello.
Poco altro (bè, nel mio caso anche
una discreta dose di c**o, la classica fortuna del principiante, anche perché,
rileggendo il tutto mi sono accorta di
avere ciccato il verso della piega a 4, che io ho sviluppato in senso
orizzontale, anziché verticale…comunque, sempre 4 erano!!!).
Quindi c’è anche margine di miglioramento!!!
In ogni caso, tutto ha fatto sì che il miracolo si compisse:
nonostante le solite difficoltà familiari (leggasi: marmocchi tra i piedi),
nonostante le temperature imbarazzanti (uno dice, faccio la sfoglia a fine
ottobre…. 25 gradi…mah), nonostante leggessi di svariati tentativi finiti
malamente (lode imperitura a chi è
riuscito anche a rifare l’impasto…siete degli eroi).
A proposito di partecipanti: questa sfida ha coinciso anche con
un po’ di “arrivederci” , che se da una parte è un fattore fisiologico (ovviamente
tutti abbiamo vite al di fuori di qui, ed è naturale che si arrivi ad un punto
in cui si deve rinunciare a qualcosa per rimanere a galla!) , da una parte ci
sono stati anche degli accenni lievemente polemici nei quali non mi sono voluta
addentrare perché non credo rientrino nello spirito fondamentale di questo gioco.
Perché di GIOCO si tratta: un gioco impegnativo, con regole
precise, ma pur sempre un “diletto”.
Io personalmente partecipo per MIA CURIOSITA’: per vedere se
riesco a fare questo e quello, per documentarmi sugli argomenti trattati, per
cogliere ispirazioni dai lavori degli altri, per ascoltare critiche o
complimenti.
Lo prendo come un arricchimento che mi viene via ad un costo
prossimo allo zero: ma se questa possibilità di attingere quanto e quando
voglio da chi ne sa molto più di me mi viene data è perché c’è qualcuno dietro
che mi consente di farlo, che mi spiattella informazioni valide che sta poi a
me accogliere e gestire.
Cioè, ricordiamoci sempre cosa e chi c’è DIETRO (a qualunque
cosa), perché a mio avviso sminuire il lavoro che svolgono le persone è
qualcosa di imperdonabile (regola che si applica in qualunque campo, dal
disegno che ti viene regalato da un bambino di tre anni, alle scale pulite del
vostro condominio, tanto per fare due esempi banali…).
Detto ciò, mi spertico a lodare questa sfoglia che è stata
apprezzata da tutti in famiglia, ma soprattutto che ha dato profondissima
soddisfazione alla sottoscritta!!
Per me la sfida era incentrata su di LEI.
Per cui le creme, abbiate pietà, si sono un pochino defilate
dalla mia concentrazione: ne ho fatte due che sono espressamente pensate per i
gusti dei miei coinquilini!
La crema pasticcera zabaionata con granella di pistacchi per
il papà:
e la crema nutellosa con zuccherini per i pargoli:
Facilissime, rapidissime e beh, buone, dai.. (per la
cronaca la nutellosa l’ha finita la Pargola 2enne a cucchiaiate).
IL PROCEDIMENTO PER LA PASTA SFOGLIA
Per il panetto
350gr burro
150gr farina 00
Per il pastello
350gr farina 00
150gr burro
20gr di sale sciolto in 50gr di acqua fredda
60gr vino bianco secco (freddo)
Il panetto.
Io ho usato la planetaria, con inserto a foglia: ho tagliato
a pezzetti rapidamente il burro freddo, ho mescolato alla farina ed ho
impastato fino ad ottenere un composto omogeneo.
Ho modellato in forma rettangolare, avvolto in pellicola, e
messo in frigo per 1 ora e mezza.
Il pastello.
Sempre in planetaria ma con inserto a gancio: stesso
procedimento di prima, poi ho aggiunto i liquidi e ho lavorato fino ad ottenere
un impasto compatto, anche se leggermente grumoso.
Avvolto quindi in pellicola e lasciato in frigo per 30 minuti.
Trascorso questo tempo ho ripreso l’impasto e l’ho steso con
il mattarello (spessore ca. 5 mm) cercando di dare una forma rettangolare (cosa
alquanto difficile per me: i bordi sono venuti abbastanza irregolari, ma
piegando comunque bene e rispettando i tempi di riposo alla fine il “corpo”
dell’impasto è risultato perfetto).
NOTA: prima di stendere infarinare sempre il piano di lavoro
ed il mattarello.
Ho steso quindi anche il panetto freddo: prima mettendolo
tra due fogli di carta forno e battendolo con il mattarello per farlo
abbassare, poi stendendolo più o meno alla stessa altezza dell’impasto,
ottenendo un rettangolo di metà dimensione rispetto al pastello.
Ho quindi appoggiato il panetto al centro del pastello steso
e l’ho ricoperto con i lembi sinistro e destro.
Quindi, mantenendo i lembi aperti in alto e in basso ho
eseguito il primo giro a 3: portando la parte alta verso il centro e
ricoprendola del tutto con la parte in basso, ottenendo 3 strati sovrapposti.
Ho steso quindi subito la pasta, sempre infarinando e
mantenendo la forma rettangolare.
Quindi ho eseguito subito dopo la prima piega a 4: ho
piegato il lato inferiore verso la linea mediana dell’impasto, fatto lo stesso
con il lato superiore fino a farli combaciare e poi ho chiuso a libro,
ottenendo 4 strati.
Ho messo in frigorifero per 45 minuti (fasciando con
pellicola).
Poi ho ripreso l’impasto, l’ho steso mantenendo il lato
chiuso alla mia destra.
REGOLA: la sfoglia si stende sempre nello stesso verso, lato
aperto davanti, lato chiuso a destra e lavorare il più possibile in verticale,
aggiustando poi in senso orizzontale.
Ho proseguito quindi con gli altri giri:
2 giri di pieghe a 3 e 2 giri di pieghe a 4, da alternare ed
intervallare con riposi in frigo di 30 minuti dopo ogni giro.
Una volta terminati i giri la pasta deve riposare minimo un’altra
ora: io l’ho lasciata in frigo per 2 ore e mezza, poi ho proceduto alla
formazione del cannoli e alla cottura.
LA FORMAZIONE DEI CANNOLI
Ho formato i cannoli, dopo avere steso sottilmente (2/3mm) circa metà dell’impasto totale (l’altra metà è finita in congelatore) e
ricavando strisce larghe circa 1.5cm, avvolgendoli sui coni di alluminio.
Importante: mentre il forno raggiungeva la temperatura di
180/190° li ho lasciati in frigo su teglia rivestita di carta forno.
Li ho poi estratti, spennellati con uovo sbattuto e
spolverati con zucchero a velo.
Cotti per circa 20 minuti: una volta estratti li ho lasciati
raffreddare e li ho rimossi dai coni, facendo una lieve torsione.
Li ho quindi farciti con le semplici creme che ho citato
sopra: crema pasticcera con un goccio di Marsala e crema nutellosa, amalgamando
mascarpone e crema di nocciola, allungando con un goccio di latte per ottenere
una consistenza morbida.
NOTA: essendo la pasta sfoglia una tipa molto versatile, la si può ovviamente declinare anche in versione salata, come da me già sperimentato :-) con ottimo risultato!!
Stra-contenta di averci provato: #mtc68 presente!!!
Ahahahah, perfetto motivetto per queste tue delizie. Brava!
RispondiElimina:-D grazie Rossella!!
EliminaViviana per prima cosa ti dico grazie, per il post divertente e veritiero, per l'aria pulita che ho respirato qui dentro, mi son sentita un pò a casa e per una come me è una cosa di non poca importanza. Poi ti ringrazio per lo spirito con cui hai affrontato questa mia proposta per la sfida; tutto volontà, capacità di mettersi in gioco e voglia di divertirti, altro requisito per me fondamentale. E i risultati si vedono, i tuoi cannoli sono belli, senza se e senza ma, e le tue creme per quanto semplici sono gustose e io le preparerò: per me e per quell'uomo che occupa il lato destro del letto versione marsalata( che te lo dico a fare?) e per le mie marmocchie, sempre tra i piedi ad elemosinare ciotole contenenti residui dolci, non mancherà la tua crema nutellosa. Grazi ancora, anche per le parole che mi hai rivolto.
RispondiEliminaGrazie mille a te Francesca, mi hai regalato una delle sfide più interessanti e che mi hanno dato più soddisfazione!!!
EliminaVi, grazie. in quasi otto anni, questo gioco ne ha viste di tutti i colori. Ogni volta mi sono stupita, perchè nn riesco ad associare certi comportamenti ad un gioco e ho sempre lasciato correre, proprio perchè questo spazio è la cosa che più mi sta a cuore. Però, come ho avuto modo di dire, lo difendo con le unghie e con i denti, proprio perchè so quanto sia importante per tanti di noi e quanto lavoro ci sia, dietro e davanti. Perchè anche mettersi a tirare una sfoglia, con due bambni piccoli, un lavoro fuori casa, uno in casa e tutto il resto è un "lavoro" per la community. E il farlo con il sorriso, la più bella delle ricompense. Dopo il risultato, sia chiaro, che è una meraviglia.
RispondiEliminaGrazie a VOI per mantenere vivo ed in salute il gioco più INTELLIGENTE del web!!! ;-)
Elimina