La primavera è
alle porte: lo capiamo perché al mattino usciamo addobbati da eschimesi e a
mezzogiorno ci denudiamo per non finire al pronto soccorso per un colpo di
calore. Alla sera però di nuovo con le pantofole e lo scialletto sulla schiena,
perché si sa, il malanno è dietro l’angolo.
Se poi ci
aggiungiamo il fatto che da dieci giorni siamo senza riscaldamento e acqua
calda, capirete che non è che ho tutto ‘sto entusiasmo per godermi l’arrivo
della bella stagione….
La caldaia si
è svampata, ha tirato le cuoia, ci ha mollati.
Bastarda.
Ora, dovrebbe
essere questione ancora di qualche giorno e tutto tornerà alla normalità.
Per ora
continuiamo a scaldare gli ambienti con una tecnologicissima stufetta
elettrica e a migrare dai nonni per
effettuare i lavacri….
Va da sé che
uno possa ancora voglia la sera di scaldarsi la panza con una corroborante
zuppa: se poi trattasi della vellutata natalizia di Gordon inutile aggiungere
altro.
Si fa e si
gusta, sognando la caldaia nuova.
Dal suo
magnifico libro “Natale con Gordon” ecco la vellutata di cavolfiore, di cui
riporto fedelmente le sue istruzioni, mentre io ho optato per due piccoli
cambiamenti: niente crostini, bensì nocciole tostate, e niente olio al tartufo,
ma burro tartufato fuso e versato subito nei piatti.
VELLUTATA DI CAVOLFIORE CON OLIO AL TARTUFO E CROSTINI
per 8 persone:
per 8 persone:
1 cavolfiore
grande o 2 medi, circa 1,2 kg
25 g di burro
1 cucchiaio di olio d’oliva
1 patata grande di circa 250 g, pelata e tritata grossolanamente
1 cipolla, sbucciata e tritata
1,2 litri di brodo vegetale o di pollo
400 ml di latte intero
sale e pepe nero macinato al momento
100 ml di panna densa
Per i crostini:
2 cucchiai di olio d’oliva o di grasso d’oca
2 fette di pane rustico del giorno prima, circa 50 g, tagliato a cubetti
sale
Per completare:
olio al tartufo, per irrorare
Togliete il gambo al cavolfiore e tagliatelo a cimette.
25 g di burro
1 cucchiaio di olio d’oliva
1 patata grande di circa 250 g, pelata e tritata grossolanamente
1 cipolla, sbucciata e tritata
1,2 litri di brodo vegetale o di pollo
400 ml di latte intero
sale e pepe nero macinato al momento
100 ml di panna densa
Per i crostini:
2 cucchiai di olio d’oliva o di grasso d’oca
2 fette di pane rustico del giorno prima, circa 50 g, tagliato a cubetti
sale
Per completare:
olio al tartufo, per irrorare
Togliete il gambo al cavolfiore e tagliatelo a cimette.
Scaldate il burro e
l’olio d’oliva in una casseruola capiente, aggiungete le cimette di cavolfiore,
la patata e la cipolla.
Coprite e fate sudare per circa 10 minuti su fuoco
basso, mescolando ogni tanto, finché le verdure si saranno ammorbidite ma non
colorate.
Versate il brodo e portate a ebollizione. Aggiungete
il latte insieme a un po’ di sale e di pepe, riportate a bollore e proseguite
la cottura, senza coperchio, per 10–15 minuti, finché tutte le verdure saranno
morbide.
Unite la panna e togliete dal fuoco. Frullate la zuppa finché è
liscia, servendovi di un frullatore classico o a immersione.
Per i crostini, scaldate l’olio d’oliva o il grasso d’oca in una padella su fuoco medio. Aggiungete i cubetti di pane e friggete finché sono dorati e croccanti, girandoli spesso. Scolate su carta assorbente e cospargete con un po’ di sale.
Mettete la zuppa in una pentola pulita, regolate di sale e di pepe e scaldatela a fuoco lento. Distribuite con un mestolo la zuppa nelle scodelle calde, irrorate con un filo di olio al tartufo e cospargete la superficie con qualche crostino.
Servite subito.
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