Si
vede che io proprio non riesco a non provocarmi delle sofferenze (a mia
insaputa).
Sabato scorso
(toh! Guarda caso proprio “Shabbat” !) decido che devo dedicarmi all’MTC: ho
recuperato tutto il nécessaire, quindi: opero.
Il pane dolce dello Shabbat
lanciato da Eleonora non può più attendere.
Non avevo
però fatto i conti con il clima, che da un po’ di tempo a questa parte mi
frega. Di brutto.
Certo è
che se uno guarda il calendario MAI PIU’ pensa di rischiare di perdere i sensi
se, mentre l’impasto lievita, va a stendere una caterva di panni sul terrazzo.
Sì perché,
approfittando del bel sole di sabato scorso, ho sguinzagliato la lavatrice e le
ho fatto guadagnare la giornata.
Se non che, quando mi sono accinta a stendere
la prima tornata, ho cominciato ad avvertire del disagio… Non capivo bene….
Sono anche dovuta rientrare a bere un paio di volte, notando che all’atto del
rientro in cucina il mio malessere si quietava…
Come mai tutta questa arsura
ingiustificata?? Cos’ho mangiato ieri sera???
Poi azzardo finalmente a dare uno
sguardo al termometro: stringo gli occhi nella luce accecante…. Lo giro per
vedere bene fino a dove arrivava quel maledetto mercurio, che emulo della
buonanima di Mike Bongiorno andava “sempre più in alto”… 43.
Quarantetrééééééé.
4-3 gradi centigradi.
Ecco perché
ero disidrata. E grazie!!!!!
Insomma
che nel clima torrido di un sabato autunnale (?) ho dato il mio contributo all’
MTC di questo mese.
Io ho già
una passione sfrenata per tutto quello che ha a che fare col pane, in tutte le
sue svariate declinazioni; in più mi piace moltissimo provare, tentare nuove
preparazioni, vedere cosa ne uscirà fuori.
E in questo senso questo pane dolce
della tradizione ebraica ha rispettato e soddisfatto tutte le mie aspettative:
l’impasto è ottimo, ed era quello che più mi incuriosiva.
Per quanto riguarda
il ripieno invece non ho fatto nulla di trascendentale, giusto un quid goloso
in più che poteva stare bene con la colazione.
Ma il profumo che usciva dal
forno al termine della cottura mi faceva già gola…
Nonostante il caldo, mi
sarebbe piaciuto assaggiarlo subito, magari ancora tiepido, con una tazza di tè fumante!
IL PANE DOLCE DELLO SHABBAT
Ingredienti per due trecce
500gr farina
2 uova medie (+ 1 tuorlo per la
spennellatura)
100gr zucchero
20gr lievito di birra
125ml acqua tiepida
125ml olio e.v.o.
10gr sale
Per il mio
ripieno
50gr mandorle tritate
1 cucchiaino abbondante
zucchero di canna
1 cucchiaino di essenza di
vaniglia
Una punta di polvere di chiodi
di garofano
Gocce di cioccolato fondente
Semi di papavero
Preparare l’impasto: sciogliere
il lievito nell’acqua tiepida insieme ad un cucchiaino di zucchero. Fare
riposare 10 minuti fino a che si formi la schiuma.
Nella ciotola della planetaria
(o in una ciotola qualunque!) mettere la farina, il sale, lo zucchero e
mescolare.
Aggiungere poi il lievito e
cominciare ad impastare.
In seguito aggiungere l’olio e
poi, uno per volta, le uova.
Lavorare l’impasto finché non
si stacca dalla ciotola. Poi coprire con un panno e lasciare lievitare per 2
ore.
Nel frattempo ho mescolato gli
ingredienti per la farcitura: in una ciotolina ho mescolato le mandorle, l’essenza
di vaniglia, lo zucchero e i chiodi di garofano. Poi ho messo da parte.
Trascorso il tempo di
lievitazione ho ripreso l’impasto, l’ho sgonfiato e l’ho diviso in due.
Ho poi diviso in tre la prima
metà, ho formato dei “salsicciotti” della lunghezza di circa 35cm e larghi
circa 15cm.
Li ho cosparsi con il ripieno,
ho aggiunto anche le gocce di cioccolato e poi li ho arrotolati nel senso della
lunghezza sigillando bene i bordi.
Li ho uniti in cima e li ho
intrecciati.
Ho proceduto allo stesso modo con
l’altra parte di impasto.
Ho adagiato quindi le trecce su
una teglia e le ho lasciate lievitare per altre 2 ore.
Infine ho sbattuto un tuorlo
con un cucchiaio di acqua, ho spennellato le trecce e le ho cosparse di semi di
papavero.
Infornate a 200° per 20 minuti.
Ringrazio
infine Eleonora per la decisione di farci conoscere questa creatura buona, e
lascio il mio piccolo contributo alla sfida mensile di MenuTuristico:
Ps. Io un altro cambio dell'armadio non lo faccio più.
Attendo fiduciosa temperature "autunnali" degne di questo appellativo.
Buona settimana a tutti!
attendo come te con ansia una temperatura un po' più accettabile! Per ora mi accontento di pubblicare questa tua meraviglia ... per il tè caldo ancora qualche giorno dovremo aspettare, mi sa! Buona giornata, Viviana!
RispondiEliminaDani
...uff...ho voglia di calzettoni e cappello di lana....ma si può?!?!?! Grazie Daniela, buona giornata anche a te!!
EliminaSono io a ringraziarti! A tutti voi per queste vostre creature! e di avermi fatto ridere del tuo sabato autunnale :-))
RispondiEliminasono bellissime! grazie!
Ancora grazie a te Eleonora! Questo pane dolce è davvero ottimo!!!
EliminaHmmmm.... mi sembra di sentire il profumo fin qui!
RispondiEliminaMapi, hai un ottimo fiuto!!! ;-)))
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