Tutto nacque all'Ikea.
Eh bè, non so se si è capito ma a me l'Ikea prende bene, quindi è una fonte di ispirazione continua, con buona pace di chi mi sta intorno....! In una delle ultime visite, passeggiando allegramente nella Bottega Svedese, sono stata irrimediabilmente attratta da una pila di sfavillanti vasetti che con il loro rosso rubino mi ammiccavano con insistenza....
Avvicinandomi con curiosità, vidi che si trattava della leggendaria confettura di mirtilli rossi, che i nostri biondi amici sono soliti accostare, per esempio, alle loro altrettanto leggendarie polpette. Naturalmente mi impossessai di uno dei tanti vasetti, contenta di portare via quella cosa così bella, e non sapendo assolutamente cosa ne avrei fatto. Ma doveva essere mia, e così arrivò a casa.
Se non che, allo svuotamento delle borse, il fattore "N" si rese conto di ciò che avevo acquistato, e, illuminandosi misteriosamente, guardando il vasetto cominciò a pronunciare frasi sconnesse: "Ma fai....vuoi fare...il KASERSCHMINZ.... il KESESPUNZ.... il KASASPERREN ?!???" ....... non lo capivo. Pensavo che avesse avuto un'improvviso attacco di dislessia fulminante.... mi ricordava tanto Fantozzi alle prese con Excalibur.....
Eh bè, non so se si è capito ma a me l'Ikea prende bene, quindi è una fonte di ispirazione continua, con buona pace di chi mi sta intorno....! In una delle ultime visite, passeggiando allegramente nella Bottega Svedese, sono stata irrimediabilmente attratta da una pila di sfavillanti vasetti che con il loro rosso rubino mi ammiccavano con insistenza....
Avvicinandomi con curiosità, vidi che si trattava della leggendaria confettura di mirtilli rossi, che i nostri biondi amici sono soliti accostare, per esempio, alle loro altrettanto leggendarie polpette. Naturalmente mi impossessai di uno dei tanti vasetti, contenta di portare via quella cosa così bella, e non sapendo assolutamente cosa ne avrei fatto. Ma doveva essere mia, e così arrivò a casa.
Se non che, allo svuotamento delle borse, il fattore "N" si rese conto di ciò che avevo acquistato, e, illuminandosi misteriosamente, guardando il vasetto cominciò a pronunciare frasi sconnesse: "Ma fai....vuoi fare...il KASERSCHMINZ.... il KESESPUNZ.... il KASASPERREN ?!???" ....... non lo capivo. Pensavo che avesse avuto un'improvviso attacco di dislessia fulminante.... mi ricordava tanto Fantozzi alle prese con Excalibur.....
Vista la mia faccia a forma di punto interrogativo, si sentì in dovere di essere un pochino più esemplificativo: allora, con qualche sforzo, mi raccontò di avere gustato durante una vacanza in AltoAdige/Austria un dolce tipico, una simil crèpe che viene accompagnata proprio dalla confettura di mirtilli rossi. Deve essergli piaciuta proprio molto, se è bastata la vista del colorato vasetto per farlo andare in sollucchero!
Allora, mano al computer, in pochi secondi Google mi ha fatto conoscere il Kaiserschmarren, nato nientepopò di meno che alla corte asburgica, dopo un clamoroso scivolone del cuoco imperiale.
In breve (questa è storia): una sera il Kaiser Franz Josef (Cecco Beppe, il marito di Sissi, tanto per capirci) non aveva voglia di cenare insieme ad altra gente, si voleva fare un po' gli affari suoi, allora per cena ordinò al cuoco di fargli la sua solita crèpe dolce. Ok, il cuoco prese nota, cominciò a sbattere le uova ecc...ecc... Se non che aveva da preparare la cena vera e propria per gli altri altolocati commensali, e (patatrakkk) gli si attaccò la frittata di Sua Maestà: rapidamente tentò di salvare il salvabile ma (super-patatrakkk!!) nel girarla quella malvagia si ruppe tragicamente......... ma ormai quello là aveva fame, e il cuoco non aveva più il tempo di rifare l'impasto: allora il furbacchione cosa fece? Terminò la cottura della frittata, e decise di proporla in modo diverso: a pezzetti, coprendo le parti bruciacchiate con abbondante zucchero a velo e, visto che ormai la regolare farcitura era impossibile da compiersi, contornando la nuova preparazione con la classica marmellata di mirtilli. In un attimo il piatto fu pronto per essere servito. Il Kaiser assaggiò di buon grado la nuova proposta e gli piacque talmente tanto che diventò la sua preferita. Quando si dice: che cul.......tura gastronomica!!!
Allora, mano al computer, in pochi secondi Google mi ha fatto conoscere il Kaiserschmarren, nato nientepopò di meno che alla corte asburgica, dopo un clamoroso scivolone del cuoco imperiale.
In breve (questa è storia): una sera il Kaiser Franz Josef (Cecco Beppe, il marito di Sissi, tanto per capirci) non aveva voglia di cenare insieme ad altra gente, si voleva fare un po' gli affari suoi, allora per cena ordinò al cuoco di fargli la sua solita crèpe dolce. Ok, il cuoco prese nota, cominciò a sbattere le uova ecc...ecc... Se non che aveva da preparare la cena vera e propria per gli altri altolocati commensali, e (patatrakkk) gli si attaccò la frittata di Sua Maestà: rapidamente tentò di salvare il salvabile ma (super-patatrakkk!!) nel girarla quella malvagia si ruppe tragicamente......... ma ormai quello là aveva fame, e il cuoco non aveva più il tempo di rifare l'impasto: allora il furbacchione cosa fece? Terminò la cottura della frittata, e decise di proporla in modo diverso: a pezzetti, coprendo le parti bruciacchiate con abbondante zucchero a velo e, visto che ormai la regolare farcitura era impossibile da compiersi, contornando la nuova preparazione con la classica marmellata di mirtilli. In un attimo il piatto fu pronto per essere servito. Il Kaiser assaggiò di buon grado la nuova proposta e gli piacque talmente tanto che diventò la sua preferita. Quando si dice: che cul.......tura gastronomica!!!
KAISERSCHMARREN
Ingredienti per 2 frittate malriuscite!
3 uova
3 cucchiai di zucchero
125ml latte
40gr farina
1 manciata di uvetta
2 cucchiai di rhum
1 pizzico di sale
Burro q.b.
Zucchero a velo q.b.
Per accompagnare: confettura di mirtilli rossi
***
Mettere l’uvetta a macerare con il rhum.
Separare i tuorli dagli albumi.
Montare a neve ferma gli albumi con 1 cucchiaio di zucchero e un pizzico di sale.
In una ciotola mescolare i tuorli con la farina, 1 cucchiaio abbondante di zucchero, il latte, l’uvetta col rhum.
Incorporare delicatamente gli albumi montati.
Una volta ottenuto un composto spumoso, preparare una padella, fare sciogliere una noce di burro e versare una parte di composto (attenzione: prendere bene anche dal fondo dove saranno finite tutte le uvette!): meglio fare la frittatina un pochino più spessa, cuocerà comunque bene e resterà più morbida.
Cuocere da entrambi i lati, in ultimo aggiungere ancora un po’ di zucchero e burro.
Una volta sciolti, tagliare a pezzi irregolari, impiattare, spolverare di zucchero a velo e accompagnare con confettura di mirtilli rossi.
:-)
ehi, mi sono unita ai tuoi lettori! ps: la coincidenza vuole che abbia appena cucinat questi ravioli fritti!!!!
RispondiEliminaIo li ho trovati deliziosi! Morbidi e profumati, poi caldi...con questo freddo fanno proprio piacere!
EliminaGrazie per eserti unita, io ti seguo già da un po'!! A presto