martedì 17 settembre 2013

To "plin" or not to "plin"......




Una delle gentili richieste di questa sfida mensile targata MTC era di dotare i nostri raviolini del magico e affascinante “plin”: quel pizzicotto artistico che tanto ha significato nella storia gastronomica piemontese in particolare, e nazionale in generale.

Bè, io devo dire che a quello non avrei rinunciato di sicuro: in pratica la mia sfida personale era imparare a farlo ‘sto benedetto plin!

Grazie a Elisa che ha scelto un tema piuttosto impegnativo, anche questa volta per me si è trattato di una “prima volta” e devo dire che mi sono divertita, ho imparato una cosa nuova, e mi sono messa alla prova. Del plin.




Riuscendo a fare alla fine un lavoro discreto (credo).

Di sicuro ci sono almeno due pecche, e qui faccio mea culpa subito così mi sento meglio.... :-)

Le dimensioni: ok, non son stata lì col metro in mano a misurare i miei prodotti, però devo ammettere che qualcuno è venuto regolare, qualcuno è venuto un po’ obesotto…. (Immagino che la regolarità dimensionale sia direttamente proporzionale all’esperienza: ergo, partendo io dallo zero assoluto, non potevo pretendere di più!!).

La pasta: non sono riuscita a renderla proprio sottile sottile come credo che invece vada fatta.

Portate pazienza, ma non sono dotata di nonne papere e affini, vado esclusivamente di mattarello, e i miei avambracci evidentemente non sono degni di una sfoglina….




E veniamo alla scelta fondamentale del ripieno: dal momento che considero l’ MTC una scuola anche  di sperimentazioni, non ho optato per la ricetta tradizionale, ma piuttosto per una versione “settembrina” , giocando sull’accostamento dolce/salato che mi piace moltissimo: alla dolcezza dei fichi ho affiancato la sapidità del prosciutto crudo, creando un ripieno morbido e saporito che racchiuso dalla tradizionalissima (quella sì!) pasta all’uovo di Elisa hanno dato davvero un buon risultato.

Insomma, ho sperimentato, sì, ma non credo di avere “stravolto” la tradizione: in un passato piuttosto recente ci sono state inutili e sterili polemiche in proposito; lungi da me non onorare o mancare di rispetto ad un monumento gastronomico come “le raviole del plin”, ma l’essenza della cucina non è anche ricerca del nuovo attraverso la tradizione?


Io credo di sì, e questo a volte (non sempre, lo ammetto) cerco di fare (spesso senza riuscirci!) nel mio piccolissimo; sicuramente anche per merito dell' MTC.





RAVIOLE DEL “PLIN” CON RICOTTA, FICHI E CRUDO e SALSA AL PARMIGIANO
Per la pasta:
200gr farina 0
1 uovo + 2 tuorli
Per il ripieno:
180gr ricotta
80gr prosciutto crudo San Daniele tritato
2 fichi maturi
1 cucchiaio di pangrattato
1 cucchiaio di Parmigiano grattugiato
Sale, pepe nero
Per la salsa:
70gr ricotta
2 cucchiaini di Parmigiano grattugiato
Latte q.b.
Sale, pepe nero

Ho preparato la pasta secondo le indicazioni di Elisa, l’ho fasciata nella pellicola e l’ho fatta riposare per mezz’ora abbondante.
Nel frattempo ho preparato il ripieno: ho pelato i fichi e ho schiacciato la polpa con la forchetta; li ho amalgamati alla ricotta, poi ho aggiunto il prosciutto tritato finemente, il pangrattato, il parmigiano e ho regolato di sale e pepe. 
Ho lasciato riposare in frigo.
Con la ricotta avanzata ho preparato la salsa: ho aggiunto 2 cucchiaini di Parmigiano, tanto latte per ottenere una crema abbastanza fluida e ho regolato di sale e pepe. Per amalgamare e dare una consistenza un po’ “spumosa” ho lavorato il composto col piccolo arnese che serve per montare il latte… (!!!).
Una volta pronta, ho messo in frigo.
Sono poi passata a stendere la pasta, un pezzo per volta, producendo di volta in volta dei rettangoli come indicato nel video (molto esplicativo, meno male!!) di Elisa: ho disposto i mucchietti di ripieno, ripiegato la pasta, fissato il bordo e plinnato a tutto spiano! Ritagliato poi il bordo lungo e i singoli raviolini incidendo il “plin”.
Una volta pronti, li ho cotti in abbondante acqua salata (ho aggiunto anche un goccio di olio per scongiurare del tutto l’attaccamento dei ravioli gli uni agli altri!).
Mentre i ravioli cuocevano, ho preparato una “julienne” con 2 fette di prosciutto crudo avanzate dal ripieno: ho scartato il grasso (che ho usato per ungere un padellino), ho tagliato a striscioline sottili e le ho fatte rosolare fino a che non sono diventate croccanti (qualche minuto).
Nel frattempo i ravioli erano pronti, li ho scolati, ho messo un po’ di salsa (precedentemente riscaldata) sul fondo dei piatti, ho disposto i ravioli, ho aggiunto ancora della salsa, un giro di olio evo a crudo e la julienne croccante di prosciutto. 





Con questa ricetta partecipo all'MTC di Settembre (e spero che nessuno abbia dei tracolli....!!):




18 commenti:

  1. Quando uno è dotato di mattarello non gli manca niente nella vita!!!!
    Anche per me niente nonna papera & co. piuttosto mattarello lungo e ben rodato.....siamo gente di Liguria!!:)))
    Ripieno interessante, gioia per le mie papille!!!!

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    1. Ah Fabiana!! Meno male che ci sono ancora le irriducibili del mattarello!!!!
      Grazie mille!!

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  2. Ma che belliiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!
    E pure col mattarello... mi verrebbe da prorompere nel classico delle nostre esclamazioni, quello che fa rima con "plin", hai presente? Senti, detto da una che è tutto fuorchè esperta di sfoglia: per essere la prima volta, chapeau. E stracomplimenti per il ripieno, ben bilanciato, gustoso, di stagione e pure saggiamente innovativo, mettiamola così: anche perchè le cose buone, non tramontano mai!
    Proprio brava!

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    1. Ah ah ah!!! Belin Ale, è vero....fa rima con "plin" !!! :-D
      Grazie, ce l'ho messa tutta... Non saranno "magistrali", ma un po' ci somigliano!!
      Il ripieno poi è stata una piacevole scoperta: con quello avanzato ci ho farcito dei simil-panzerotti e si è comportato ancora egregiamente!
      Grazie, come sempre, all' MTC!

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  3. ma che buoni viviana e sopratttutto complimneti per essere la pirma volta

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    1. Tante grazie Veronica! La serie delle "prime volte" con l' MTC non finisce mai, ma è proprio lì il bello!!

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  4. Viviana credimi i plin non sono mai regolari :) Piccoli sì, ma perfettamente regolari è difficile trovarli, visto che son fatti a mano :)
    Quanto allo spessore, non preoccuparti perché già hai tirato la sfoglia a mano e questo ti fa onore :)
    Per la forma, se posso ti do solo un piccolo consiglio: cerca di tenere il pizzicotto dritto e quando tagli il raviolo, parti dalla parte dove la pasta è chiusa e muoviti verso la parte dove i due lembi combaciano così il pizzicotto si piega e dà la forma tipica ;)
    Veniamo al ripieno: che dire? Me lo immagino: adoro l'accoppiata fichi e prosciutto e credo che la scelta di un condimento semplicemente a base di ricotta e latte sia perfetta. Complimenti e grazie!

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    1. Eh Elisa...lo so, la perfezione è lungi da me!!!
      Però giuro, il procedimento per fare il plin era proprio come hai detto tu, solo che si vede che la pasta mi si è ribellata contro!!!!
      Grazie comunque, è stato bello cimentarsi in questa sfida!

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  5. Ma brava, la sfoglia tirata a mano è pura poesia, in un'altra vita, forse, proverò ad imparare! Complimenti per il ripieno piuttosto insolito in un raviolo.

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    1. Grazie! Ho voluto provare, e devo dire che è andata piuttosto bene!!
      Insomma, questi sono ravioli che di sicuro riproporrò!!

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  6. Ma brava, la sfoglia tirata a mano è pura poesia, in un'altra vita, forse, proverò ad imparare! Complimenti per il ripieno piuttosto insolito in un raviolo.

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  7. Il bello dell'MTC è che si impara sempre qualche tecnica nuova e si può anche sperimentare coi sapori. Brava!

    Fabio

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  8. che donna!!! la sfoglia stesa sottile col mattarello, è un gran lavorone, tanto di cappello!!! ^_^
    delizioso anche il ripieno, prosciutto&fichi mi piace proprio come abbinamento!
    un bacione

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    1. Ahahah!! Grazie Milena! Il giorno dopo avevo qualche dolorino sparso qua e là lungo le braccia, però il sono stata contenta del risultato!!! :-D

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  9. adorabili....ripieno fantasticoooooo!!!!!!

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