lunedì 17 febbraio 2014

Il mio primo strudel salato (a quadretti)




Dicono che la curiosità sia femmina.

E non solo perché “curiosità” è un sostantivo femminile!

In questo caso, infatti, devo dire che la molla che mi ha spinta a provare questa ricetta è stata proprio la curiosità: quando ho saputo che il tema dell’ MTC di questo mese era lo strudel la mia mente si è collegata istantaneamente alle papille facendomi pregustare qualcosa di dolce. E non per una sorta di “razzismo” nei confronti del salato, ma perché io prima d’ora lo strudel lo avevo conosciuto solo così.



E invece arriva Mari che mi fa scoprire che questo “vortice” di pasta si può anche coniugare in versione salata, bollita, come una grande pasta ripiena di quello che più ci piace.


E’ stata una piacevolissima scoperta, e come sempre grazie all’ MTC arricchiamo il nostro bagaglio (i pure i nostri bagagliai, a suon di “caccavelle” da cucina che non sappiamo più dove stivare….!!!!).

Per questa “prima” assoluta ho scelto un ripieno che richiama sempre il NordEst, baccalà lavorato con olio, latte e un po’ di panna, con cipolle “in saor”, cotte con l’aceto e le uvette.

Arricchito poi con pangrattato e pinoli tostati e accompagnato con una morbida besciamella aromatizzata allo zafferano e scorza di arancia.

All’inizio ero scettica; una volta nel piatto mi sono ricreduta: era buonissimo!!!!

Ah, va bè…. Il lato estetico è una altro discorso.

Ho creato uno strudel quadrettato… visto che la fantasia scozzese è tornata prepotentemente di moda….

Bè, in verità all’ultimo secondo mi sono accorta di non possedere tra i 4537 strofinacci pigiati nel cassetto uno che rispondesse alla caratteristiche (per altro semplicissime) richieste per la cottura “in straza”, ovvero telo bianco (lino o cotone) senza strani odori. Stop.

Eh. Facile a dirsi. Io non ce l’avevo.

L’unica cosa che ci si poteva avvicinare è stato un canovaccio bianco ma col tessuto a quadretti….. e i bordi bianchi e rossi….. Via, o la va o la spacca.


E’ andata; coi quadretti, ma è andata.


STRUDEL DI BACCALA’ IN SAOR CON BESCIAMELLA ALLO ZAFFERANO E SCORZA DI ARANCIA
Per la pasta
150gr farina Manitoba
100ml acqua calda
1 cucchiaio di olio evo
1 pizzico di sale
Per il ripieno
500gr baccalà ammollato/dissalato
1 cipolla bianca
1 cucchiaio di zucchero di canna
1 manciata di uvetta
Aceto di mele q.b.
1 manciata di pinoli
3 cucchiai di pangrattato
3 cucchiai panna da cucina
Olio evo , latte, pepe qb
Per la besciamella
30gr burro
30gr farina
½ bustina di zafferano
Latte qb
Sale qb
La scorza grattugiata di un’arancia





Ho cominciato affettando finemente la cipolla e mettendola ad appassire in padella a fuoco bassissimo senza nient’altro: deve ammorbidirsi bene.
Poi ho aggiunto lo zucchero di canna, l’aceto (io ho scelto quello di mele perché è un po’ più delicato), l’uvetta e ho fatto cuocere a fuoco medio, mescolando di tanto in tanto, fino a che il liquido non si è ritirato.
Nel frattempo ho preparato la pasta, come per la versione dolce, seguendo le istruzioni di Mari; ho fasciato nella pellicola e fatto riposare mezz’ora.
Ho sbollentato per un quarto d’ora il baccalà; poi ho tolto pelle e spine e spezzettato con le mani in una ciotola. Una volta raffreddato ho amalgamato con un giro di olio evo, la panna e il latte e lavorato tutto con il pestello fino ad ottenere un impasto cremoso. Regolato di sale e pepe e lasciato da parte.
Poi ho tostato il pangrattato in un filo di olio evo e messo da parte; nello stesso padellino ho abbrustolito i pinoli senza altre aggiunte.
Una volta pronta la pasta l’ho stesa sul canovaccio infarinato: ho cosparso con il pangrattato, ho aggiunto lo strato di baccalà, poi le cipolle con l’uvetta e infine pinoli.
Arrotolato, sigillato i bordi e fasciato nel canovaccio; legate le estremità più altri due giri di spago lungo lo strudel.
Messo a sobbollire in acqua salata per mezz’ora.
Intanto ho preparato la besciamella: nel burro spumeggiante ho aggiunto la farina e amalgamato bene, ho cominciato poi ad aggiungere il latte, poi lo zafferano, mescolando fino ad ottenere un composto omogeneo della densità desiderata; ho regolato di sale e una volta pronta ho tolto dal fuoco e aggiunto la scorza d’arancia.
Ho tolto quindi il canovaccio, tagliato lo strudel a fette e servito con la besciamella tiepida.


Con questa versione salata, dopo quella dolce, partecipo di nuovo all'MTC di Febbraio!



20 commenti:

  1. E io che mi preoccupavo perché domani devo prepare il mio e ho solo uno strofinaccio a righette :) visto il bel risultato coi quadretti allora vado tranquilla!!
    Mi piace tanto la tua ricetta che se non fosse una sfida la copierei :))
    Brava, un applauso per il baccalà in saor e per lo zafferano nella besciamella.
    Ciao, Vale

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    1. Ahahaha!!! Grazie Valentina!!!
      Allora aspetto di vedere il tuo a righe!!!!

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  2. carinissimo l'effetto quadretto! :-D
    ma quello che colpisce è il ripieno, goloso, gustoso, unico, bellissima idea!!! che curiosità di assaggiare (magari...)
    ciao!
    Francesca

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    1. Grazie Francesca! Devo dire che sono rimasta davvero soddisfatta!!

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  3. Troppo forte la versione quadrettata, vista dall'alto sembra una pannocchia un po' più pallidina oppure un gigantesco guscio d'arachidi......che figata!!!!
    Aspettavo qualcosa con il baccalà...eccolo finalmente!;)))

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    1. Ahahaha!!! E' vero Fabiana!! Sembra una pannocchia anemica!!!!
      Però era buono....!!!

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  4. buonissima questa versione con il baccalà e la basciamella allo zafferano! complimenti per gli accostamenti ;)

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    1. Grazie Giorgia!! Direi che l'esperimento è riuscito! ;-)

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  5. Che begli accostamenti di sapori Viviana : decisi e perfettamente bilanciati... e poi trovo carina la pannocchia che ne è uscita ! Bravissima

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    1. Grazie Daniela, i gusti sono stati una scelta pensata, la pannocchia è stato il classico fuori-programma!!! :-D

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  6. secondo me la quadrettatura lo rende veramente fashion, con quel tocco che strizza l'occhio al classico, bellissimo davvero. Poi gli accostamenti di sapore, da brava veneta, non potevano lascirmi indifferente...

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    1. Grazie Lara!! Il quadrettamento sta riscuotendo successo!!
      Per quanto riguarda i gusti, la mia metà veneta ha preso prepotentemente il sopravvento! ;-)

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  7. Viviana complimenti per la fantasia!

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  8. Carissima Viviana, potremmo brevettare questa nuova simpaticissima forma dello strucolo in straza :))) A parte gli scherzi, senza volere hai creato qualcosa di nuovo e carino.
    E il tuo strucolo mi piace tantissimo, perchè adoro il baccalà, adoro il saor e più in generale qualsiasi preparazione che presenti note agrodolci. Mi piace come hai trattato il pesce, come lo hai reso cremoso e ingentilito di sapore con la panna e il latte. E mi piace anche tantissimo la scelta della salsa d'accompagnamento, una besciamella che con quel tocco di zafferano e la scorza d'arancia finale si sposa meravigliosamente bene con tutto il resto. Bravissima e grazie mille per questa tua versione salata.
    Mari

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    1. Mari, ancora grazie a te per averci regalato questa preparazione: è fantastica, versatile, tutto sommato facile ed è pure una ricetta "di tradizione", cosa ancora più importante!!

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  9. Una gran bella versione, Viviana, che riesce a coniugare tradizione e innovazione.
    Incluso un tocco personale sulla forma impressa dallo strofinaccio! ;)

    buon we

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  10. ma lo sai che anch'io vado in crisi, quando parlano di cotture negli strofinacci? perchè ne avrò qualche milione, ma mai quello che serve, in quel momento lì. E appena lo compro- o lo perdo o lo maltratto a tal punto che la volta in cui mi serve di nuovo, sono ai punti di prima. E comunque, è una belissima pannocchia, ha ragione Fabiana!
    Quello che conta, però, è il ripieno e qui, ragazza mia, mi faccio il canonico minuto di silenzio, sia per la botta d'ingegno (per altro, anche con attinenze territoriali), sia per l'esito finale. Sarà che le cipolle danno il loro meglio quando sono sfatte (i francesi, mica scemi, ne hanno fatto un piatto nazionale), sarà che la bechamelle allo zafferano è la salsa che più ci azzecca, perchè "rotonda" e ricca, a compensare il rpieno povero, sarà che pinoli e pangrattato interrompono la nota cremosa, altrimenti troppo predominante, sarà-sarà-quel-che-sarà, ma a me sembra uno strucolo di grandissima classe. E 'sta Viviana ci diventa sempre più brava...:-)

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    1. Ahaha!! Grazie Ale!! Sarà-sarà-sarà....ma era pure ottimo, davvero!
      E meno male che non sono l'unica ad avere chilometri di strofinacci che al momento giusto....non vanno bene!!!! :-D

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