giovedì 24 ottobre 2013

Benedetto uovo.....e la colazione "quasi" americana


“Oh yes!
I’m the great pretender!”

Chi non se la ricorda questa??

Lanciata dagli statunitensissimi Platters, poi rilanciata dal britannicissimo, indimenticabile (e da me osannato) Freddie Mercury, è una di quelle melodie che appena la senti ti chiedi perché ci hai messo così tanto a conoscerla.

Un po’ come è successo a me con l’American Breakfast.



Il tema di Ottobre dell’ MTChallenge proposto da Roberta è infatti la summa della tradizione gastronomica “buona” a stelle e strisce.

Niente a che vedere con il junky food o con le straripanti obesità d’oltreoceano, bensì il lato positivo dell’alimentazione nordamericana: chi infatti non sa come sia fondamentale la prima colazione?!?

Anche la nostra super osannata Dieta Mediterranea (che sbaglio o è in corsa per diventare patrimonio dell’ Umanità immateriale??) prevede il consumo di una buona colazione, equilibrata e debitamente energetica.

Tutto ineccepibile.

Poi però arrivo io.

Che proprio la colazione me la filo poco, pochissimo, quasi niente.

E’ che io alle 7.30 del mattino FAME non ce l’ho proprio; mangio “per forza”, giusto per non picchiare per terra prima di uscire di casa, qualche biscotto e una tazza di tè. Recentemente infatti ho eliminato anche il caffè della caffettiera perché non lo sopporto più.

Insomma, magari se facessi colazione alle 10 tutto sarebbe diverso.

Ho avuto modo di testare che in regime vacanziero, infatti, quando tutto è preso con moooooolta più calma, e magari ci si sveglia tardino, e magari così lo stomaco ha tutto il tempo per ricominciare a funzionare a dovere e a lanciare segnali di vita, allora sì che la colazione mi piace!!

Anzi, trovarmi di fronte ad una tavola imbandita (da terzi, condizione fondamentale….) di ogni ben-di-Dio mi fa venire immediatamente l’acquolina in bocca.

Da giovincella ho trascorso un mese tra Dublino e Londra, e ricordo con immenso piacere le colazioni nel college dove alloggiavamo: il primo giorno ho provato eggs & bacon, e da lì mi hanno accompagnato amabilmente per tutto il soggiorno. Poi ci aggiungevo anche latte, cereali, pane tostato, varie ed eventuali, giusto per non farmi mancare niente.

Da quella vacanza sono tornata con tanti bei ricordi, con la consapevolezza che le uova a colazione sono buonissime e con una decina di chili di più.

Però la colazione “come si deve” è per me qualcosa che resta circoscritto alle vacanze: insomma, non riesco proprio a traslarla nella realtà quotidiana.

Ragion per cui in questo frangente mi sono ritrovata a “fare finta” : perdonatemi, ma proprio a me non riesce di “colazionare” a questa maniera a casa……

Senza tralasciare poi il fatto che magari si sfocerebbe nel brunch;  ma poi cosa “bruncho” a fare se comunque hai il treenne ipercinetico che si sveglia presto anche sabato e domenica  e quindi poi pranza alle 12/12.30 (e noi con lui) ?!?

 No, nun se po’.

Non me la godrei. Non fa vacanza.

Quindi, confesso che ho molto peccato, ma ho dato vita alla mia personale pretending American breakfast, che di fatto si è svolta di sera.

Ecco, l’ho detto.

La colazione all’ora di cena.

Con buona pace dell’appetito di tutti, della mia organizzazione e della nostra routine quotidiana.




Ho scelto anche di limitare le uova al main dish, quindi sia per i panini che per la salsina di accompagnamento non ne ho previsto l’uso: mi giustifico informandovi che agli ultimi esami del sangue ho fatto schizzare il misura-colesterolo alla ragguardevole cifra di 283……… quindi da Luglio scorso cerco di stare un po’ più attenta a uova e formaggi…..

Per il resto, ho fatto un mix di sapori e consistenze del tutto personali: i “pretending scones” sono paninetti morbidi con una deliziosa crosticina che fanno decisamente la loro figura: saranno di sicuro “eretici”, ma per me sono l’ideale.

Veloci, buoni, altamente personalizzabili, li congelo e li uso quando voglio: sono sempre ottimi! Me ne ha sottratto uno da sotto il naso anche il Pargolo, quindi questo fa superare al prodotto il rigorosissimo Controllo Qualità.



La salsina è a base di senape, che io adoro, e che per mio gusto personale è l’optimum per accompagnare le uova: anche senza l’uso di tuorli, monta che è una meraviglia ed è un’ottima e digeribilissima alternativa alle classiche maionesi.

Il succo di pomodoro e arancia è il trait-d’union fra le uova e il dolce, sgrassa il palato ed è deliziosamente aromatico grazie al tocco di Angostura.


Il dolcino infine è un mio omaggio alla tradizionale Apple Pie, declinata però in versione soft e servita in coppa.




Con tutti i SE e i MA del caso, ecco la versione della colazione americana di una che negli States non ci ha mai messo mezzo piede! 

Anzi, se per caso vi scappa di organizzare una gitarella fatemelo sapere che vengo anch'io.....!!!


EGG BENEDICT
Uovo
Acqua
*Portare l’acqua quasi a bollore, fare scivolare piano l’uovo da una coppetta all’interno della pentola.
Fare cuocere per 3/4 minuti.
Poi estrarlo con la schiumarola, scolarlo delicatamente ed eventualmente tamponare l’acqua in eccesso con carta assorbente; quindi farlo scivolare piano sul panino tagliato a metà e ricoprirlo con una bella colata di salsa prescelta.

PRETENDING SCONES WITH BACON AND ROSEMARY
250gr farina 00
1 cucchiaio di lievito istantaneo
60gr burro morbido
Latte q.b.
1 rametto di rosmarino fresco tritato
4 fette sottili di bacon tritate
Sale, pepe
*Scaldare il forno a 200°.
Setacciare insieme farina e lievito.
Aggiungere sale, pepe e rosmarino.
Impastare con il burro morbido, ed in seguito aggiungere anche il bacon.
Infine  aggiungere latte quanto basta per ottenere un impasto morbido.
Stendere l’impasto ad un altezza di circa 5/6 mm, coppare e cuocere per 10/12 minuti.

EGGLESS MUSTARD SAUCE
1 cucchiaio abbondante di senape di Digione
100ml latte
Il succo di ½ lime
Sale, olio di mais
*Con il minipimer frullare senape, latte, succo di lime, sale; poi aggiungere l’olio a filo poco per volta, sempre frullando, fino a raggiungere la consistenza desiderata.

CREAMY APPLE PIE
5/6 biscotti frollini
1 noce di burro
1 mela gialla grande
150ml yogurt greco
Miele, cannella

*Sbriciolare con le dita i biscotti, metterli in un padellino con il burro e farli tostare leggermente.
Cuocere la mela (anche al microonde), quindi farla raffreddare ed estrarre la polpa.
Frullare la mela con lo yogurt, aggiungere il miele e la cannella (a seconda del proprio gusto); frullare ancora fino ad ottenere un composto morbido e setoso.
Mettere un po’ di crumble sul fondo della coppa, poi versare il composto alternato con altro crumble e terminare spolverizzando la superficie con le rimanenti briciole.
Mettere a riposare in frigo per una quindicina di minuti in modo che la crema si rassodi.

BLOODY ORANGE JUICE
1 arancia
100ml succo di pomodoro
1 pizzico di sale
5 gocce di Angostura
Mescolare tutti gli ingredienti.




Con questa colazione posticipata (o anticipata, dipende dai punti di vista....) partecipo all' MTC di Ottobre!




8 commenti:

  1. Amo le uova...a colazione poi sono ghiottissime!!! Bellissima foto!!!

    Un saluto

    Chiara

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Chiara! Concordo, ma anche a cena fanno sempre la loro brava figurina!! ;-)

      Elimina
  2. Ah ah ah, really you are a funny pretender! Anch'io la colazione con uova, bacon e altre delizie colesterolose non riesco a farla. Mi mancano pochissimi giorni, ma mi sa che queste uova benedette le farò anch'io per il lunch! A presto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Andrea!
      Ma sì, vai col lunch! In fondo il tempo è una cosa relativa.... L'importante è mangiare, bene possibilmente!!! :-D

      Elimina
  3. Ciao Viviana, piacere di conoscerti...molto piacere! Quando andai per la prima volta negli USA, piu' di 20 anni fa ormai, era praticamente impossibile farsi servire la colazione dopo le 10 di mattina. Ora ci sono catene di ristoranti che hanno fatto del Breakfast any time of the day il loro slogan. Quindi non preoccuparti: a qualunque ora tu l'abbia consumata la tua colazione, resta sempre un american breakfast con i fiocchi e i controfiocchi! Quello yogurt all'apple pie lo devo provare al piu' presto!! Grazie mille per la tua partecipazione, un abbraccio e a presto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Roberta, il piacere è stato mio!!
      Ora devo organizzarmi per andare a testare il breakfast-anytime-of-the-day in loco, giusto per verificare di persona.... Chissà, prima o poi.... ;-)

      Elimina
  4. 1. amo freddy sopra ogni cosa, al punto da essere andata pure a quella specie di parafunerale che si tenne a Londra, il giorno delle sue esequie
    2. ho fatto l'uovo alla benedict per cena ;-)
    3. sto spasimando sui tuoi pretending scones :-)
    Io ho sempre fame e al mattino di più. solo che mi riduco a fare tre colazioni piene di calorie a portata di mano, perchè non ho voglia di mettermi ad armeggiare con padelle e ciotole varie. Ma credo che dopo queste colazioni, recupererò molte idee per poter affrontare la giornata con la carica giusta, senza dover ritrovare per questo una cucina sottosopra e tutta da pulire. Anche la creamy apple pie mi sembra una figata e si inserisce benissimo in una colazione leggera, originale, e molto ben equilibrata. Hai fantasia da vendere, ragazza mia- e lo fai sempre con grande stile e misura. Complimenti!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Alessandra, le tue parole hanno su di me un effetto balsamico-lenitivo!!!
      Non so mai se sono troppo sopra le righe, o sotto le righe....
      Insomma, ci provo, e soprattutto adatto sempre le vostre proposte al mio quotidiano, e questo so che magari può non essere sempre molto "in linea".
      Però alla fine ne esce sempre qualcosa di buono, come il dolcino (mooooolto buono) e i collaudati pretending scones! Quindi, mi ritengo soddisfatta, e ancor di più se la mia interpretazione del tema viene apprezzata da voi giudichesse implacabili!
      Grazie mille!!!

      Elimina