Lettera ad una bimba in cammino.
“Cara la mia bimbina di circa 330 grammi,
Perché il sacro fuoco dell’ MTC ti prende e si espande e
mentre la fase-creazione è in corso è buona norma mantenere le previste distanze
di sicurezza.
Mai come questa volta poi, mi sento di proclamare la mia
massima ammirazione verso quei maitres chocolatiers che sono davvero ammirevoli
per la loro preparazione, cultura e professionalità.
In sostanza con questa sfida ho capito che io il cioccolato
lo amo, ma preferisco decisamente averlo già bell’ e pronto davanti al naso,
per cibarmene a più non posso senza troppe fatiche!!!
Perché sai, la sfida che ha lanciato Annarita questo mese era proprio incentrata sulla creazione di tanti bei
cioccolatini, a guisa dei mitici “Baci” che tutti conosciamo (anche tu, prima o
poi, li conoscerai, stai tranquilla: in casa potrà mancare il pane qualche
volta, ma il cioccolato mai).
Ebbene, questa volta, sarà perché comincio a sentirmi un po’
stanchina, ho fatto una fatica bestia a terminare il mio compito: ma
naturalmente l’ho voluto fare, un po’ perché da quando partecipo non ho mai
saltato una sfida, un po’ perché la curiosità di sperimentare è stata comunque
un pochino più forte della tentazione di spaparanzarmi sul divano.
E poi perché una delle richieste della sfida era di dedicare
i cioccolatini a qualcuno: nel mese degli innamorati, non si poteva chiedere di
meglio, e già nella mia testa, ancora prima della conferma ufficiale, girava e
rigirava un bigliettino rosa….
Ieri la conferma è arrivata.
Nonostante le tue gambette incrociate l’abile sonda della
dottoressa ti ha raggirata e ti ha smascherata: sei la bimba che mi auguravo
che arrivasse e che anche il tuo fratellino già sbandierava come sorellina!!
E allora questi cioccolatini che non sono per niente
perfetti nell’aspetto e probabilmente neanche troppo nell’esecuzione, ma che
sono golosissimi e buonissimi sono tutti per te, almeno virtualmente: sono un
po’ come me, molto golosi, un po’ come papà (che li ha apprezzati molto) teneri
teneri, un po’ come tuo fratello, tutto energia e croccantezza e un po’ come
spero sarai tu, tenera e dolce come un’amarena sciroppata!
Buon viaggio bimba, non vedo l’ora di conoscerti: ti aspettiamo tutti a braccia aperte!!!”.
BACI FONDENTI RIPIENI DI CREMA AL PISTACCHIO E AMARENE
Per il ripieno:
100gr farina di pistacchi
200gr cioccolato bianco
150gr yogurt greco
Amarene sciroppate
Per la copertura:
500gr cioccolato fondente
Per il ripieno: ho sciolto a bagnomaria il cioccolato
bianco; una volta stemperato l’ho amalgamato con cura allo yogurt greco, infine
ho aggiunto la farina di pistacchi rendendo la crema omogenea.
Con due cucchiaini ho formato delle simil-quenelles , ma più
tondeggianti!, ho “incastonato” su ognuna un’amarena scolata dallo sciroppo e
ho messo in frigo a rassodare.
Nel frattempo sono passata al temperaggio del cioccolato
fondente.
Cito Annarita, perché più esaustiva di lei non si può!
“Il temperaggio non è altro che l’operazione con la quale il
burro di cacao presente nel cioccolato è portato ad una forma cristallina
stabile. (…)
Se si tempera il cioccolato, raffreddandolo velocemente,
questo diverrà lucido e croccante”.
Sembra facile, ma in realtà a me è sembrata un’impresa
epica.
In realtà non è difficile, certo ci vogliono manualità e
pratica, non senza una certa maestrìa, a mio avviso.
Il temperaggio è caratterizzato da 3 fasi: nella prima si
scalda il cioccolato facendolo fondere; nella seconda lo si raffredda
rapidamente preferibilmente su un piano di marmo; infine nella terza si rialza
la temperatura fino a raggiungere i 31° C se si tratta di cioccolato fondente,
i 29° C se si tratta di cioccolato al latte, i 27° C se si tratta di cioccolato
bianco.
Per ottenere un buon temperaggio bisogna scegliere un
cioccolato con circa il 45% di grassi: il burro di cacao infatti “rende fluido
il cioccolato quando si va a fondere e più maneggevole quando si tempera”.
Insomma, ci ho provato.
Ho sciolto il cioccolato a bagnomaria e poi ne ho versato
circa 2/3 sul piano di marmo: a questo punto con l’aiuto di due spatole ho
cominciato ad allargare il cioccolato per poi riportarlo verso il centro,
ripetendo l’operazione un po’ di volte, fino ad ottenere una consistenza viscosa,
come indicato da Annarita (nel frattempo me n’è finito anche in faccia, ma
questo è un di più).
Ho poi rimesso il cioccolato nel recipiente ancora caldo e
mescolato bene con una spatola per fare risalire la temperatura: usando
cioccolato fondente ho dovuto raggiungere i 31° C e qualcosa (dice Annarita che
fino ad 1 grado in più è tollerato).
A questo punto il cioccolato era pronto: ho ripreso i miei
ripieni, con una forchetta li ho immersi nel cioccolato e depositati su carta
forno fino a raffreddamento completo.
Poi conservati comunque in frigo, vista anche la presenza
dello yogurt.
Con questi "baci" assolutamente imperfetti ma allo stesso tempo così importanti partecipo all' MTC di Febbraio!
Non potevo certo mancare! Quando sono nate le mie principesse sei sempre stata presente con i tuoi auguri... E adesso non posso fare a meno di farti un milione di auguri per la tua piccola in viaggio... La notizia è talmente bella e mi emoziona talmente tanto (dopotutto Gaia ha solo 1 mese... e mi sembra ieri che abbiamo scoperto la sua esistenza!) da mettere in secondo piano i tuoi golosissimi baci! Auguri di vero cuore Viviana a te e la tua famiglia. Un bacione grande, Sarah
RispondiEliminaGrazie infinite Sarah!!!
EliminaMa tu mi vuoi proprio far commuovere.....ok ora però per il resto della gravidanza riposati. Spero che la piccolina si ricordi di quei baci golosi che sua mamma ha fatto per l'MTC quando, appena nata prenderà valanghe di baci da tutti. L'idea dello yogurt greco e pistacchi è innovativa e mi piace molto. Congratulazioni.
RispondiEliminaGrazie Annarita, anche per la tua proposta decisamente tentatrice!!!
EliminaViviana... mi son persa un pezzo, in questi miei vagabondaggi per il mondo.. e ora me lo ritrovo tutto assieme, con tanto di dedica e di cioccolatino... confusa e felice, è la descrizione del mio stato d'animo- e vedrai le gioie dellafiglia femmina...un impegno a 3600 gradi 8lo zero in più non è un errore di stampa),ma il regalo più bello che si possa augurare di ricevere. Una complicità ineffabile, un filo rosso che non verrà mai meno, anche quando lei lo reciderà con la forza e la crudeltà dei suoi 15anni, per poi riannodarlo, un po' dopo, con un legame nuovo e antico, in cui ci sono le parti migliori, tue e sue.
RispondiEliminatienimi informata, anche se sarò dall'altra parte del mondo.
un abbraccio commosso
ps e baci strepitosi, ma passa tutto in secondo piano, adesso :-)
Eh.... mi mancano le parole...
EliminaGrazie, solo grazie Ale, come sempre!!!