Inverno (dovrebbe).
Tempo di comfort-food (certamente!).
E anche tempo, finalmente, di MTC!
Dopo la pausa natalizia eccoci di nuovo in corsa, questo mese celebrando proprio il cibo
consolatorio, caldo, di tradizione “povera” ma ricco di gusto, che scalda
stomaco e cuore: i canederli di Monica, regina
dell’ ultimo MTC targato 2014!
Preparazione tradizionale del nord Italia, naturalmente fa
parte di quel bagaglio culturale variegato che fa sì che da “campanile a
campanile” (se non addirittura da famiglia a famiglia ) si abbiano composizioni
differenti, ma con due denominatori comuni imprescindibili: l’utilizzo del pane
raffermo e la cottura in brodo.
Per la mia versione da neofita (mai prima d’ ora mi ero
cimentata) ho cercato di ispirarmi ad una delle mie ultime scoperte di gusto.
Mi spiego meglio, perché se no sembro deneuronizzata.
Vi è mai capitato di essere avversi a certi sapori da una
vita e poi all’ improvviso avere la curiosità impellente di provarli ancora una
volta e scoprire che incredibilmente vi piacciono?!?
Ecco, a me sta capitando con una certa frequenza.
Mi è successo recentemente con i fagioli, e ancora più
recentemente con i cavoli.
Cavoli se sono buoni ‘sti cavoli…. e sono pure di stagione…
cosa volere di più?!
E quando scopri che una cosa ti piace, cerchi di recuperare
anni di disinteresse totale: di qui la mia idea di puntare sui cavoletti di
Bruxelles, perché oltre che buoni sono pure belli e mi stanno simpatici.
Per contrastare il loro sapore amarognolo ho inserito la
nota dolce e fruttata dell’ uvetta, il tutto poi legato dalla morbidezza e dal
gusto unico dell’ Asiago, profumato dalla scorza d’arancia.
Infine, per il condimento, un semplice burro aromatizzato
alla noce moscata.
Che dire: la ricetta base e le spiegazioni di Monica le
definisco da manuale, perché per avere “canederlato” per la prima volta in vita
mia il risultato finale è stato ottimo, con cottura perfetta alla prima!
Grazie quindi a Monica e all’ MTC che ancora una volta mi
hanno fatto conoscere un altro pezzetto di cultura gastronomica italiana: ma,
mi viene spontaneo chiedermi, una materia così fondamentale in un Paese come il nostro e così ricca di
implicazioni storiche non sarebbe degna di essere insegnata anche a scuola!?!??
No…va bè… forse ho sbagliato nazione……….. Fate finta
di niente……………
CANEDERLI D’ INVERNO CON CAVOLETTI, ASIAGO E UVETTA
Per 4 persone
Per i canederli:
300gr (per me scarsi) di pane raffermo tagliato a piccoli
dadini
200m latte intero a temperatura ambiente
2 uova a temperatura ambiente
15 cavoletti di Bruxelles (privati della base e delle
foglioline esterne)
200gr di Asiago
1 manciata di uvetta
La scorza grattugiata di 1 arancia
Poco burro, un filo d’olio evo, sale, pepe
Per la cottura: brodo di verdure
Per il condimento: burro aromatizzato alla noce moscata e
una spolverata di parmigiano grattugiato
Prima di tutto in una ciotola capiente versare i dadini di
pane, poi aggiungere le uova leggermente sbattute con il latte: mescolare bene
per distribuire bene i liquidi e lasciare riposare almeno una ventina di
minuti, girando di tanto in tanto.
Dovrà risultare un impasto morbido, ben idratato ma non
appiccicoso.
Nel frattempo ammollare l’uvetta in un po’ d’acqua, tritare
i cavoletti piuttosto finemente: appena pronti, mettere in una padella un paio
di noci di burro, un giro d’olio evo, fare scaldare. Versare quindi i cavoletti
e farli appassire a fiamma media: i cavoletti sono abbastanza asciutti, non
rilasceranno praticamente liquido.
A metà cottura aggiungere l’uvetta tritata, precedentemente
ben strizzata, e la scorza d’arancia grattugiata: mescolare bene per amalgamare
i sapori, regolare di sale e pepe.
Una volta ammorbiditi i cavoletti (in tutto circa 10 minuti
grosso modo), spegnere il fuoco e mettere da parte.
Tagliare quindi a piccoli cubetti anche l’ Asiago.
Alla fine otterremo un impasto morbido, ben amalgamato,
leggermente colloso ma non troppo.
Formare quindi il primo canederlo: la misura più o
meno si aggira sui 3-4 centimetri di diametro, i miei erano più sui 3, per
intenderci, e sicuramente un piatto di 4/5 canederli è già una discreta
porzione!
(Nota 1: io che sono tonna ho fatto la prova di cottura
praticamente a canederli fatti, ma c’è da dire che ero lanciatissima perché
mi sembrava che l’impasto andasse già bene così!
Se non siete sicuri, procedete con la prova di cottura del
primo canederlo, come suggerito da Monica! ;-) ).
Prelevare quindi il composto con le mani appena inumidite,
pressare bene e formare la pallina.
Nel frattempo avremo anche preparato il brodo, nel mio caso
un classico e rapidissimo brodo di verdura: portare quindi ad ebollizione e
fare la prova di cottura: tuffare il canederlo nel brodo e farlo cuocere per 5
minuti.
Prelevarlo e controllare l’interno: se risulta ben compatto al taglio e
ben cotto siamo a posto!
Se dovesse sfaldarsi aggiungere un po’ di pangrattato al
composto, amalgamare nuovamente e fare una prova ulteriore.
Nel mio caso è andata bene la prima, quindi ho proceduto con la cottura di metà dei canederli, in due volte,
come consigliato da Monica, per non ammassarli nella pentola e pregiudicarne la
cottura.
Infine, li ho scolati un po’ “lenti”, quindi mantenendo un
pochino di brodo, e conditi con burro aromatizzato con una bella grattata di
noce moscata.
Finito tutto con del parmigiano grattugiato.
Nota 2 : il resto dei canederli li ho congelati
–crudi- ben separati su un vassoio (altrimenti si sarebbe formato un grumo
unico impossibile da gestire!); una volta pronti li ho messi in un sacchetto da
freezer, di modo che possano essere prelevati nel numero che si vuole secondo
necessità.
Con questa meravigliosa ricetta partecipo al primo MTC del 2015!
Buona settimana a tutti!!
Mi piace molto l'idea di inserire l'uvetta quasi a smorzare il forte sapore dei broccoletti. veramente belli!
RispondiEliminaGrazie mille! Anche se devo dire che alla fine i cavoletti non sono stati così invadenti come credevo... si sono comportati bene!! ;-)
EliminaAnche io come te ho scoperto di recente i cavoli e...cavoli che bontà!
RispondiEliminaMi piace l'uso del cavoletto di Bruxelles, croccante e robusto, ma dall'aroma assai più delicato rispetto ad alcuni suoi parenti, giocando con il dolce dell'uvetta e l'asprigno aromatico dell'arancia. Infine rendi importante la noce moscata aromatizzando il burro, che diffonde tutti i profumi e lega il tutto, ammorbidendo quell'interno perfetto!
Grazie Viviana.
Tante grazie a te Monica!!
EliminaSe non era per la tua idea, forse non avrei mai provato a fare i canederli! ;-)
sei sempre una voce meravigliosamente fuori dal coro, con ricette nuove,creative, originali, che fondono sapori anche estremi in risultati di assoluta bontà- e neppure questi canederli fanno eccezione. Scegli la strada più difficile, con i cavoletti di Bruxelles, che sono bastardi da abbinare (e te lo dice una che li ama alla follia) ene esci come sempre a testa alta, dosando ingredienti con una sapienza naturale, scritta quasi nelle dita. Il tutto, con una naturalezza che incanta e che va di pari passo con una conoscenza tecnica di tutto rispetto, che anche questa volta si esprime in una preparazione tanto impeccabile, quanto di assoluta personalità. Seguo questa tua "evoluzione del gusto" con grande interesse, aspettandomi grandi cose. Davvero brava!
RispondiEliminaEhehehe!!
EliminaGrazie Ale, credo proprio che la mia "evoluzione del gusto" mi riserverà altre sorprese... mi sa che è il periodo giusto, e non aggiungo altro!!
Grazie mille come sempre per le tue parole che scaldano il cuore, come il migliore dei comfort-food!! :-)
Bellissimi e sicuramente buonissimi! Da provare al più presto!!! Buon fine settimana, Sarah
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