Avete presente
quando vedete una cosa e bum! vi viene l’ispirazione? A me, devo dire, capitano
raramente questi colpi, e quindi quando mi succede devo cercare di metterli in
pratica alla svelta!
Lo spunto
mi è arrivato da uno dei mini-filari di vite che abbiamo in giardino, proprio
quello che rimane sul muretto sopra al nostro posto macchina: destino vuole che
estraendo il pargolo dal seggiolino posto sul lato posteriore destro della
vettura, lo stesso frugoletto sia irrimediabilmente attratto dai simpatici
pallini che vanno a comporre gli invitanti grappoli….
Ovvio che tutte le volte che si scende dalla macchina,
bisogna carpire un grappolino…finché dura, naturalmente.
Altrettanto ovvio che
la voglia di smangiucchiare “la luva” (non sono ancora riuscita a convincerlo
che si chiama UVA, non LUVA) non arrivi a completare la totalità del grappolo,
quindi ecco qua che si crea “l’avanzo”.
E poiché a noi grandicelli “la luva” in
versione frutto settembrino non è che ci attiri poi così tanto (ne preferiamo
senza dubbio i derivati post-adeguata-fermentazione…!) ecco lì che N1 e N2, i
miei fidi neuroni, sono andati a rivangare una ricettina ad hoc.
Una delle tante
che mi incuriosiscono e che però poi rimangono puntualmente incompiute, per
mancanza di tempo, di ingredienti, perché vengono soppiantate da altre.
Poi arriva il
giorno giusto, e scopri una cosa deliziosa: questo cake è perfetto per un
pic-nic, per un aperitivo, magari tagliato a cubetti e accompagnato a
mortadella, prosciutto cotto o formaggi freschi. E’ buonissimo anche da solo,
secondo me adatto anche a chi ama la colazione “continentale”.
Provare per
credere!
Consiglio di usare uva dai chicchi piccoli, sia rossa
che bianca, non importa, basta che sia dolce!
Il buono del cake viene proprio dal
contrasto dolce/salato di uva e feta, su un impasto tutto sommato neutro. La
mia uva sarebbe stata bianca, ma la combinazione tra il solleone di quest’estate
e la scarsità di acqua credo ne abbia accentuato l’ “abbronzatura” : si
presenta infatti più sul rosé… un bel colore, sicuramente, e dolce dolce!
CAKE DI UVA E FETA
200gr farina
3 uova
100ml latte
100ml olio evo
150gr feta
1/2 grappoli di uva (chicchi
piccoli – idealmente un pugno abbondante)
3 cucchiai pinoli
½ cucchiaio rosmarino tritato
essiccato (o ½ cucchiaino tritato fresco)
1 punta di cucchiaio di curcuma
1 busta lievito per dolci (non
zuccherato)
Due prese di sale
Mescolare il latte con l’olio,
aggiungere le uova e sbattere il tutto leggermente con la forchetta.
Aggiungere la farina e il sale,
incorporare bene. Poi aggiungere i pinoli, la feta sbriciolata con le dita, i
pinoli, il rosmarino, la curcuma. In ultimo i chicchi di uva delicatamente.
Volendo (e avendo tanta
pazienza) togliere prima i semini dagli acini; io li ho lasciati (per motivi di
tempo!), e comunque gli acini dovrebbero essere usati interi!
Mescolare il tutto
delicatamente e infine aggiungere il lievito.
Ungere uno stampo da plumcake
(io l’ho spennellato con un po’ d’olio) e infarinare appena.
Versare il composto ed
infornare a 180° per 25 minuti.
Prima di togliere il cake dallo stampo farlo
intiepidire.Appena sfornato |
La curcuma gli dona questo bel giallo carico, se vi piace il suo gusto particolare potete anche metterne un po' di più!
Buona giornata!
Ma come si a mettersi a dieta?
RispondiEliminaIo ne ho bisogno ma vengo sempre a curiosare sui blog e mi prende una fame!!!
bello, feta e uva!!!!
Anche io non posso leggere i blog prima di mezzogiorno, se no sto male!!! :-D
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