Un, due, tre....Piada!!!

Cosa c’è di più rappresentativo dell’estate se non il cibo di strada?

Che, siamo d’accordo, va bene tutto l’anno, ma è indubbio che il suo consumo raggiunge l’apice nel periodo vacanziero-estivo, in un tripudio di passeggiatine o sieste all’ombra, smangiucchiando deliziosi scartocci ripieni di tradizionali bontà.

E l’immagine simbolo di questa sublime tradizione in quel della mitologica Romagna-by-summer è in assoluto lei, la Piadina!

Giorni da dimenticare, tranne uno!

Cronaca di giorni “balenghi”.

Non so, una volta (mica ere geologiche fa, diciamo quando eravamo bambini noi….25/30 anni fa) a Giugno era ESTATE: con la fine della scuola scattava automatico l’inizio della stagione balneare, tutti stavamo bene, non ci scottavamo, non ci venivano raffreddori strani, ci godevamo quei bei giorni in totale spensieratezza.

Passano gli anni e mi ritrovo, da qualche anno a questa parte, a stare discretamente bene durante l’inverno e a cominciare ad ammalarmi a Giugno…….

Quell'irresistibile voglia di babà.....con la semola!!!

Grazie alla ricetta dell’ultimo MTC ho sviluppato un’acuta dipendenza da babà.

In rete durante il mese scorso è stato tutto un “babbare”, tutto uno sbatacchiare impasti, tutto un profondersi in laudi e grida al miracolo per quella che è una ricetta straordinaria che grazie alla gentilissima Antonietta è diventata patrimonio della (varia) umanità di tutti i folli partecipanti dell’MTC (e relativi dintorni)!!

E ci si poteva fermare qui?!?

Naturalmente no.