Chiariamo subito la questione: a me del Carnevale non me ne
è mai fregato più di tanto…anzi, direi quasi niente!
Tant’è che neanche al mio Pargolo di anni 3,5 ho mai fatto
“teste” su Carnevale, vestiti, maschere, etc…etc…. . Ci penseranno già
all’asilo, il prossimo anno, e non ho alcuna intenzione di affrettare i tempi!!!
Lo so,
madre snaturata, ma francamente la ritengo una festa inutile, per lo meno
nell’accezione “moderna”.
Se la guardiamo nella sua valenza storica allora sì, è molto
interessante conoscere l’origine e l’evoluzione di questo periodo nel corso dei
secoli, ma per come è inteso ora proprio no…. Non lo sopporto!! Ecco, punto.
L’unico Carnevale che riconosco è quello di Venezia, ma
perché amo visceralmente Venezia in sé, e il suo Carnevale, concepito come
rievocazione storica, è fascino allo stato puro, e almeno una volta vorrei
andarlo a vedere (pure debitamente mascherata, confesso!!!).
Però, come in tutte le cose, c’è un però.
Tanto sono immune alle “carnevalate”, quanto sono sensibile
alle tradizioni culinarie…. Se si tratta di dolci, poi, come resistere alle
tentazioni?!?
Cedendo, come predicava il buon viveur Oscar Wilde.
E allora se si pensa ai bagordi di Carnevale non possono non
venire in mente le chiacchiere, le frappe, i cenci, i crostoli…..insomma,
loro!!
A me piace chiamarli ancora confidenzialmente "cròstoli", come li chiamava la
mia nonna, che li faceva sempre in questo periodo…
Per venire incontro però ai miei problemi di colesterolo, ho
rinunciato alla frittura, e ho scelto di provare la cottura al forno,
decisamente meno invasiva!
Conclusioni: posto l’assioma che le cose fritte sono sempre
e comunque “più buone” (anche un broccolo fritto potrebbe avere il suo perché,
e a me non piacciono i broccoli…), queste chiacchiere al forno hanno in tutto e
per tutto il gusto di quelle tradizionali, rimangono molto croccanti e
sicuramente più leggere.
Per contro, ma questo credo sia stata una mia pecca, hanno
una consistenza più corposa, ma probabilmente tirando la pasta ancora più
sottilmente questo neo si potrebbe correggere (forse anche fare il taglio nel mezzo, potrebbe essere utile....proverò!).
Va da sé che in cottura bisogna stare molto attenti: essendo
sottili, bruciano nel giro di un secondo.
Comunque, alla fine, sono rimasta molto soddisfatta!
Con buona
pace del colesterolo e del Carnevale.
CHIACCHIERE AL FORNO
120gr farina 00
10gr zucchero
1 uovo
10gr burro fuso
1/2 cucchiai di grappa (o altro liquore)
Mescolare la farina e lo zucchero, fare la fontana e
aggiungere l’uovo.
Cominciare ad impastare.
Aggiungere poi il burro fuso e il liquore: cominciare con 1
cucchiaio, in modo che comunque l’impasto risulti morbido ma consistente.
Fasciare nella pellicola e fare riposare in frigo per 30
minuti.
Quindi stendere la pasta il più sottile possibile,
ritagliare come si preferisce, adagiare su carta forno e mettere nuovamente in
frigo per una ventina di minuti.
Nel
frattempo portare il forno a 200°, poi infornare e cuocere per 7 / 8 minuti:
controllare!! Le chiacchiere devono restare dorate!Qualunque cosa vi aspettiate dall'imminente weekend (compresi coriandoli, schiume, maschere e pentolacce....vade retro.....) divertitevi!!!
Siamo in sintonia, Viviana... interessante l'origine del Carnevale, affascinante quello di Venezia (sarà anche che è magica la location perché forse altrove non avrebbe lo stesso fascino!) ma proprio costumi e maschere no, non fanno per me. Ma hai immaginato bene, i nostri figli vivono una società che non sempre è proprio in linea con il nostro pensiero e quindi per mia figlia, al secondo anno di asilo, devo pensare al costume per la festa! Con buona pace delle mie idee :-)
RispondiEliminaIn compenso mangerei bugie a chili, io ieri le ho fritte ma queste al forno sono una interessante variante!
Baci e buon weekend... credo che non ti incontrerò ad una sfilata in maschera qui in Liguria ;-)
Eheheh!!! No, non credo Valentina!!!
EliminaMagari a Venezia....chissà!! ;-)