I love acciuga-cleaning! (Millefoglie acciughe-patate-formaggio di capra)

Qualche giorno fa, quando sembrava che l'estate avesse fatto capolino, mia mamma mi ha fatto un bel regalo: mi ha accolta con una chilata di acciughe belle fresche comprate la mattina stessa. Ancora un po' piccole ma comunque sode e belle.
Parto con una confessione che, mi rendo conto, paleserà la mia "particolarità": io adoro pulire le acciughe.

Ebbene sì. Sono la gioia vivente di qualunque pescivendolo che, abituato al costante ritornello "Me le pulisce???", quando si sente dire "no, non me le pulisca", strabuzza gli occhi e chiede eventualmente di farselo ripetere.

Eppure per me pulire, anzi, lo scrivo bene: eviscerare e disliscare le acciughe, è una cosa piacevolissima!

Approfitto quindi anche per sfatare il mito negativo internazional-popolare secondo il quale "il pesce puzza".

NO cari miei, il pesce fresco non puzza: sa di pesce buono e di mare. Punto e basta! Se vi è capitato di incappare in un pesce che puzzava, bhè...non era certo colpa del pesce; bensì del discutibilissimo metodo di conservazione cui è stato sottoposto!
Ergo, mettere le mani nel pesce non è poi tutta questa tragedia: certo, un po' di odore rimane se ti metti a pulire un chilo di acciughe, anche perchè ci vuole un pochino di tempo, ma basta poi lavarle bene, magari fregandole accuratamente con un bel limone grosso e in breve i residui odorosi spariscono.
Meneggiare quei bei pescetti sodi, pulire bene il loro interno, con delicatezza per non fare separare le due metà, mi dà soddisfazione! E quando poi le mangio, mi sembrano ancora più buone di quanto non siano già di loro.
Come dicevo prima, queste acciughine non erano grandi, per cui non erano proprio l'ideale per farle al limone (appena possibile dedicherò un posto a questa ricetta, con le mie rivisitazioni!), quindi ne ho fatte solo una minima parte così, quelle che sono avanzate dalla millefoglie di patate che vi presento oggi.

Di sformati, millefoglie, tortini con patate e acciughe ce ne sono mille e più versioni, indubbiamente tutte da apprezzare perchè è impossibile che l'acciuga + la patata possano dare un risultato men che gradevole!

In questa versione però propongo un abbinamento un po' particolare, ma che davvero non credevo neanche io potesse essere così azzeccato: ho utilizzato infatti un formaggio di capra, stagionato, della consistenza del brie, tanto per capirci. L'acciuga che al forno perde un po' della sua "verve" viene quindi sollecitata dal sapore deciso del formaggio: un connubio ancora più azzeccato se si lascia riposare la millefoglie per qualche ora, o meglio ancora se gustata il giorno dopo la preparazione.  interno, con delicatezza per non fare separare le due metà, mi dà soddisfazione! E quando poi le mangio, mi sembrano ancora più buone di quanto non siano già di loro.
Come dicevo prima, queste acciughine non erano grandi, per cui non erano proprio l'ideale per farle al limone (appena possibile dedicherò un posto a questa ricetta, con le mie rivisitazioni!), quindi ne ho fatte solo una minima parte così, quelle che sono avanzate dalla millefoglie di patate che vi presento oggi.

MILLEFOGLIE DI ACCIUGHE, PATATE E FORMAGGIO DI CAPRA
4-5 patate
formaggio capra
acciughe fresche 600gr
parmigiano
sale
pepe
origano
olio

Accendere il forno a 200°.
Tagliare le patate sottili con l'aiuto della mandolina.
Tagliare anche il formaggio a fette sottili.
Ungere quindi una teglia e procedere a formare gli strati: patate, formaggio, acciughe, sale, pepe, origano, parmigiano.
Terminare con uno strato di patate: cospargere con un filo di olio evo e infornare per 30/40 minuti fino a doratura.

Segnalo questa ricetta a Cristina per la sua raccolta "Un'acciuga al giorno"

e auguro a tutti un buon week end!!!