Questo mese l'MTC mi ha fatto un gran bel regalo: tema di febbraio è monsieur-le-paté. Io mi ci farei gli impacchi col paté, è una di quelle cose di cui potrei cibarmi fino allo sfinimento: mi fa gola, punto e basta! Simbolo "delle feste" per eccellenza, mi sono sempre beata della sua presenza quando lo trovavo su qualche tavola, e l'ho sempre considerato (chissà poi perchè) un qualcosa di difficile esecuzione, insomma, la tipica cosa che compri perchè non vale la pena di sbattersi tanto, che magari finisce che ti viene fuori una schifezza colossale. Niente di più sbagliato!
Punto primo: prepararlo è facile e tutto sommato rapido (unico accorgimento, come sempre, bisogna partire da ingredienti BUONI).
Punto secondo: se si ha un minimo di gusto e olfatto funzionanti e il minimo sindacale di praticità in cucina, è quasi impossibile produrre qualcosa di immangiabile; quindi il "rischio-spazzatura" sfiora lo zero.
Punto terzo: una volta pronto, è una soddisfazione vera averlo lì a portata di pane e coltello, tutto per te, che ti guarda benevolo e che non ha niente da invidiare a quello delle gastronomie....anzi, se mai ha tutto da guadagnare!
Punto primo: prepararlo è facile e tutto sommato rapido (unico accorgimento, come sempre, bisogna partire da ingredienti BUONI).
Punto secondo: se si ha un minimo di gusto e olfatto funzionanti e il minimo sindacale di praticità in cucina, è quasi impossibile produrre qualcosa di immangiabile; quindi il "rischio-spazzatura" sfiora lo zero.
Punto terzo: una volta pronto, è una soddisfazione vera averlo lì a portata di pane e coltello, tutto per te, che ti guarda benevolo e che non ha niente da invidiare a quello delle gastronomie....anzi, se mai ha tutto da guadagnare!
Ancora una volta quindi un grazie sentito alle ragazze dell'MTC e a Bucci che ha proposto il soggetto mensile, che mi hanno spronata a sfatare il mito dell'inarrivabile paté: ora me lo preparerò quando ne avrò voglia, sbizzarrendomi in mille versioni.
Per la prima volta invece, ho scelto una versione stra-classica, giusto per andare sul sicuro, e per testare se veramente sarebbe venuto come quello comprato.... E' venuto buono, anzi buonissimo. Per accompagnarlo ho scelto la soluzione più semplice, che è il naturale accompagnamento ad una cosa così ricca di gusto e consistenza: il pane fatto in casa.
Il fegato d'anatra lo abbiamo comprato per le feste ma, travolti dagli eventi natalizi, è rimasto nel congelatore in cantina in attesa di essere glorificato: sabato scorso è finalmente arrivato il suo momento!
Quindi, per la gioia dei familiari (lo ha assaggiato anche il Pargolo, ma a quello mi sa che gli va bene un po' tutto....non fa proprio testo...) e degli ospiti del sabato sera, tripudio di:
Per la prima volta invece, ho scelto una versione stra-classica, giusto per andare sul sicuro, e per testare se veramente sarebbe venuto come quello comprato.... E' venuto buono, anzi buonissimo. Per accompagnarlo ho scelto la soluzione più semplice, che è il naturale accompagnamento ad una cosa così ricca di gusto e consistenza: il pane fatto in casa.
Il fegato d'anatra lo abbiamo comprato per le feste ma, travolti dagli eventi natalizi, è rimasto nel congelatore in cantina in attesa di essere glorificato: sabato scorso è finalmente arrivato il suo momento!
Quindi, per la gioia dei familiari (lo ha assaggiato anche il Pargolo, ma a quello mi sa che gli va bene un po' tutto....non fa proprio testo...) e degli ospiti del sabato sera, tripudio di:
PATE DI FEGATO D'ANATRA ALL'ARMAGNAC
400gr fegato d'anatra
200gr burro
3 cucchiai di Armagnac
2 cucchiaini di senape
1 pizzico di noce moscata
1 cucchiaino di foglie di timo fresco
1 spicchio di aglio
sale, pepe, olio evo
Tagliare il fegato a pezzetti, scaldare un po' di olio evo in una padella e fare saltare il fegato per 5/6 minuti a fiamma media.
Con una schiumarola raccogliere la carne e scolarla su carta da cucina.
Nel frattempo eliminare il grasso in eccesso rimasto nella padella, conservare solo l'ultimo strato con i residui di carne e mettere nel bicchiere del mixer insieme al fegato.
Nella stessa padella fare sciogliere lentamente 150gr di burro e versarlo nel mixer: dopodiché versare l'Armagnac (padella fuori dal fuoco), amalgamare con i residui di fegato e burro e versare nel bicchiere.
Aggiungere la senape, la noce moscata, il timo, l'aglio, aggiustare di sale e pepe e mescolare bene.
Fare riposare per 10 minuti.
Poi mixare fino ad ottenere un composto cremoso.
Versare nello stampo prescelto e livellare bene.
Sciogliere a fuoco dolce i restanti 50gr di burro e fare intiepidire.
Versare sul paté e lasciare raffreddare a temperatura ambiente per circa 30 minuti.
Chiudere con la pellicola e mettere in frigo.
Estrarre 1 ora prima di servirlo, lasciarlo stemperare e toglierlo dallo stampo: decorare con foglie di timo fresco.
Per il pane invece ecco una ricetta semplicissima; risultato: un bel pane dalla crosta croccante, profumato, perfetto anche da tostare, ma io ho preferito lasciarlo così!
PANE CASALINGO (dosi per 2 pani)500gr farina Manitoba
1 cubetto di lievito fresco (o 2 bustine di lievito secco)
3 cucchiai di olio evo
1/2 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di sale
280gr di acqua
semi di papavero (facoltativi)
Sciogliere il lievito e lo zucchero in mezzo bicchiere di acqua tiepida.
Impastare la farina, il lievito, l'olio, l'acqua e il sale fino ad ottenere un composto elastico.
Coprire con la pellicola e fare riposare 30 minuti nel forno spento.
Dividere in due l'impasto, formare due filoni e mettere in due stampi da plum cake precedentemente imburrati.
Fare lievitare in forno spento per un'altra ora e mezza.
Infine estrarre gli stampi, portare il forno a 180° e cuocere per 30 minuti.
Sfornare, togliere i pani dagli stampi e porre in forno spento per altri 10 minuti.
Gli ospiti hanno spazzolato tutto, e a noi è rimasto ancora un po' di materiale da gustare in santa pace! :-P
Con questa ricetta che fa molto chic, molto "madames et messieurs", insomma "fa fine e non impegna" ed è pure una cannonata, mi lecco le dita e do il mio contributo all' MT Challenge di Febbraio!
Con questa ricetta che fa molto chic, molto "madames et messieurs", insomma "fa fine e non impegna" ed è pure una cannonata, mi lecco le dita e do il mio contributo all' MT Challenge di Febbraio!
Ma scerì, je suì trè deplacè devant à sì grand capolaveur...specialmant si il ya un morceau pur muà ossi :-)))))
RispondiEliminaMa grandeeeee!!
e grazie!
ale
Mais pas de quoi!! ç'a été un plaisir, comme d'habitude avec l'MTC!!
EliminaVive le paté, mais pas les français qui me restent un peu sur les balles.... Olé! :-D
Colpita e affondata.
RispondiEliminaFavolosoooooooooo!!!!!!!
Cara Mapi, anche io stavolta mi sono auto-affondata....ma sono certa che tu tirerai fuori qualcosa di strabiliante come sempre!!
EliminaChe panetto invitante "riempitavola"" ... e che strepitosi crostini casalinghi con i semi di papavero! Complimenti!!!
RispondiEliminaUn bacione Monique
Grazie Monique! Questa volta il palato è stato proprio soddisfatto!!
EliminaCara Viviana, quanto hai ragione, concordo pienamente sui punti primo secondo e terzo! L’avevo detto io! E sono felice di aver mietuto un'altra vittima del paté casalingo… E se il livello dei tuoi paté casalinghi è questo… Beati i tuoi commensali!! Complimenti, anche il tuo filone di pane sembra squisito!
RispondiEliminaCara Bucci, non finirò mai di ringraziarti!!! La scoperta di questa meraviglia in versione domestica mi ha aperto il cuore (nonchè lo stomaco)!!! grazie grazie grazieeeee
EliminaSono felicissima!!! Questa è la cosa più importante per me, essere riuscita a trasmettere qualcosa di buono. Ci sono talmente tante cose belle nel mondo, che inevitabilmente ci perdiamo, e riuscire a condividerne anche solo una piccolina con qualcun altro, per me è già tanto. Grazie a te!
EliminaUn abbraccio
Ma sei simpaticissima!!! Hai visto a cosa serve l'MTC, oltre a cimentarsi in cucina? A conoscere gente nuova e simpatica :)))
RispondiEliminaCon questa ricetta hai fatto giustizia al povero fegato d'anatra rimasto in congelatore :DDDDDDD.
Sei la duecentesima mia sostenitrice!!! Hai vintoi una cena a casa mia dovessi passare dalle mie parti, ok?
Ben volentieri!! Un invito a cena "alla calabrese" non si rifiuta mai, anche se ci sono un bel po' di km di mezzo!! :-D Intanto mi accontento di seguirti via blog, e sperimentare a casa! Grazie Elena, è un piacere conoscerti! A presto!
EliminaSiciliana sono!! Attenta a sbagliare altrimenti...è un po' pericoloso... :DDDDDDDDDDDDD
Eliminanoooooo!!!! chiedo venia!!! perdonoooooo!!! Bè, ho la fortuna di essere già stata in Sicilia, e mi porterò sempre dentro il ricordo di una luce "diversa", calda, sorprendentemente "gialla" come il sole! Sarebbe un piacere tornarci a fare un giro....chissà! :-)
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RispondiEliminaNісe гesρonsе in rеtuгn оf this mаtter with
RispondiEliminasoliԁ aгguments and ԁеѕcribіng
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