Allora, di sicuro siamo in periodo di Carnevale.
Anche se questa ricorrenza è abbastanza indefinibile per me....cioè, non so mai quando inizia (forse dopo l'Epifania?), però so che finisce il giorno di "martedì grasso", che però non so mai quand'è perchè cambia in base a quando viene Pasqua, che non si sa mai quando cade (perchè dipende dalla Luna e non so da che cos'altro!!) fino a quando non cominciano a comparire i primi calendari dell'anno nuovo e tutti si va a vedere quando cadono le feste e se ci saranno eventuali ponti. Siate onesti: lo so che lo fate anche voi!
Insomma, in questo turbinio di infinite incertezze, intuiamo che comunque il periodo è carnevalesco: lo si capisce dai vestiti che cominciano a spuntare in qualunque supermercato, dai sacchi di coriandoli, dai chilometri di stelle filanti, ma soprattutto dalle numerosissime preparazioni rigorosamente FRITTE che cominciano ad impazzare sui nostri amati blog! Eh già, da che mondo è mondo la formula recita: "Carnevale=fritto".
Non c'è dubbio che il fritto sia ottimo, consolatorio e chi più ne ha più ne metta (in genere credo che anche la classica scarpa vecchia possa diventare dignitosamente buona dopo una bella frittura!!). Io però non amo molto friggere, per i soliti motivi (odori, unto...etc..etc...), ma in fondo credo che il vero e autentico motivo sia un altro: in cuor mio so che ne potrei diventare schiava in un nanosecondo, e quindi evito e basta.....
Questa mia ferrea volontà però a volte tituba...e allora mi viene proprio voglia di far sfrigolare qualcosa.....
Anche se questa ricorrenza è abbastanza indefinibile per me....cioè, non so mai quando inizia (forse dopo l'Epifania?), però so che finisce il giorno di "martedì grasso", che però non so mai quand'è perchè cambia in base a quando viene Pasqua, che non si sa mai quando cade (perchè dipende dalla Luna e non so da che cos'altro!!) fino a quando non cominciano a comparire i primi calendari dell'anno nuovo e tutti si va a vedere quando cadono le feste e se ci saranno eventuali ponti. Siate onesti: lo so che lo fate anche voi!
Insomma, in questo turbinio di infinite incertezze, intuiamo che comunque il periodo è carnevalesco: lo si capisce dai vestiti che cominciano a spuntare in qualunque supermercato, dai sacchi di coriandoli, dai chilometri di stelle filanti, ma soprattutto dalle numerosissime preparazioni rigorosamente FRITTE che cominciano ad impazzare sui nostri amati blog! Eh già, da che mondo è mondo la formula recita: "Carnevale=fritto".
Non c'è dubbio che il fritto sia ottimo, consolatorio e chi più ne ha più ne metta (in genere credo che anche la classica scarpa vecchia possa diventare dignitosamente buona dopo una bella frittura!!). Io però non amo molto friggere, per i soliti motivi (odori, unto...etc..etc...), ma in fondo credo che il vero e autentico motivo sia un altro: in cuor mio so che ne potrei diventare schiava in un nanosecondo, e quindi evito e basta.....
Questa mia ferrea volontà però a volte tituba...e allora mi viene proprio voglia di far sfrigolare qualcosa.....
Per caso, sfogliando un libro di cucina in cerca chissà di cosa, mi sono imbattuta in una di quelle ideine stuzzicanti che non potevo snobbare. Avevo tutto, persino il bicarbonato che non ricordavo assolutamente di avere.....insomma, come dire, era destino. E al destino non si sfugge, anche se questo sa tremendamente di fritto......anzi, forse proprio per quello non possiamo evitarlo!!!
FRITTELLE DI STRACCHINO
100gr farina
250gr stracchino
2 uova
2 cucc parmigiano
1 puntina di bicarbonato
noce moscata
qualche noce
sale
pangrattato
olio per friggere (per me olio di semi di girasole)
miele (facoltativo)
Setacciare la farina e il bicarbonato, aggiungere parmigiano, uova, una grattata di noce moscata, aggiustare di sale.
Lavorare lo stracchino a crema; tritare a coltello le noci e amalgamare al formaggio.
Unire i due composti e lavorare fino a renderli omogenei.
Con l'aiuto di un cucchiaino formare delle palline della grandezza di una noce, passarle bene nel pangrattato e friggere in olio ben caldo. Attenzione: friggetene due, massimo 3 per volta, perchè tendono a crescere un po'.
Appoggiare su carta assorbente e servire calde.
Nota1: visto che ho ceduto al fritto, ho fatto le cose per bene. Ho provato queste frittelle anche con una lacrima di miele: vanno giù anche gli scrupoli!!! :-)
Nota2: visto che mi devo lavare la coscienza dopo questo impresa, prossimamente "profanerò" un "must" della frittura: i krapfen...... con cottura al forno......suspance!!!
grazie Martina! Passo di sicuro, a presto!!
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