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lunedì 19 settembre 2016

GNOCCHI DI PATATE PER #mtc59 con salsa ai porri e dragoncello, speck croccante e anelli di porro fritti




Settembre è il mese del “ricomincio”.
Dopo le gozzoviglie delle ferie estive tutto torna più o meno alla normalità.

Insomma, “normalità” forse è un po’ eccessivo nel nostro caso: diciamo alla solita quotidiana routine.


Tra i tanti “ricomincio” abituali quest’anno per noi c’è stato un importantissimo “comincio”:  il Pargolo ha infatti iniziato la scuola, e da tremendissimo abitudinario quale è ci è voluta tutta per tranquillizzarlo sul fatto che non lo abbandonassi prima per strada in attesa dello scuolabus, poi che me lo dimenticassi a scuola a tempo indeterminato…. E’ fatto così, se non sperimenta di persona non è soddisfatto.
Avrebbe anche voluto sperimentare la creazione degli gnocchi, ma ne riparleremo un’altra volta, perchè ho colto l’occasione per prendermi una pausa da tutto e tutti, e per ricordarmi di quando li preparavamo insieme alla nonna in campagna.
La mattina andava via tra patate che cuocevano, tavolo infarinato, canovacci e forchette per le righe!
Quindi arriviamo al tanto atteso “ricomincio” targato MTC!

Grazie ad Annarita  che ha scelto proprio questa preparazione per la sfida numero 59 dell’ MTC  ho fatto un tuffo nel passato, in quei bei ricordi ovattati e morbidi come gli gnocchi! Anzi, come I gnocchi: lo so che non è corretto, ma per me sono e saranno sempre “I”, perché da buona veneta la nonna ci tentava sempre con un “ancò magnemo i gnochi?!” .
E quindi, via AI gnocchi del mese, e non solo al giovedì, mi raccomando!

Tutto quello che serve!

Gnocchi rigorosamente di patate, quelle belle bianche dentro e gialle fuori, adatte proprio a questo tipo di ricetta.
Ho seguito il suggerimento di Annarita e ho proceduto con la cottura delle patate al microonde: essendo lo gnocco nemico giurato dell’umidità, in questo modo le patate si cuociono perfettamente e rimangono belle asciutte. Pazienza se pelandole c’è da ustionarsi i polpastrelli e perdere le impronte digitali: i vostri gnocchi saranno perfetti, e potrete anche pensare di diventare dei ladri fenomenali o dei serial killer impuniti.
Come condimenti ho scelto di puntare sui miei adorati porri, creando una salsa morbida aromatizzata dal dragoncello e da una nota di mandarino; a dare un quid più deciso e saporito ho completato con speck croccante e anelli di porro fritti.



A gnocchi formati, c’è stato il rientro a casa degli altri ¾ della famiglia: si è anche verificato un tentativo di furto da parte della quattordicimesenne, perennemente affamata, da me abilmente sventato: non si tocca finchè non si fanno le fotoooooo!!!! Ahahahahah!!!!

Il tentativo di furto

I pargoli se li sono mangiati col pesto, a noi sono toccati questi:





GNOCCHI DI PATATE CON SALSA AI PORRI E DRAGONCELLO, SPECK CROCCANTE E ANELLI DI PORRO FRITTI

Per gli gnocchi

600gr circa di patate
180gr circa di farina 00
Sale qb

Ho cotto le patate al microonde: le ho dapprima bucherellate con la forchetta, poi cotte alla massima potenza per circa 15 minuti.
In questo modo rimangono assolutamente asciutte e morbide.
Le ho spelate ancora calde, schiacciate e allargate in modo da lasciare evaporare tutto il calore in eccesso.
A questo punto ho aggiunto il sale e ho cominciato ad inserire la farina, poco per volta, impastando fino ad ottenere un composto omogeneo e sufficientemente elastico.
Ho preso un po’ di impasto, ho formato dei salsicciotti e ho ricavato dei pezzetti.
Li ho cosparsi con un po’ di farina, poi uno per volta li ho rigati sulla forchetta, formando anche l'incavo tanto desiderato da Annarita, per raccogliere bene il sugo!
Cotti poi in tre riprese in acqua bollente salata fino a che non sono venuti a galla.

Per la salsa ai porri

5/6 porri
40gr di burro
½ bicchiere di vino bianco
1 spruzzata di liquore al mandarino (casalingo!)
100ml panna fresca
Brodo vegetale qb
Sale – pepe – dragoncello qb

Ho pulito i porri, li ho tagliati prima per il lungo poi a pezzetti; ho scaldato il burro in padella, li ho messo a rosolare, avendo cura di non bruciarli.
Ho aggiunto sale, pepe e dragoncello, irrorato con il vino.
Lasciato cuocere un paio di minuti, poi sfumato con il liquore al mandarino.
Poi ho coperto e ho lasciato cuocere a fuoco basso per circa 30 minuti.
Ho poi versato i porri nel bicchiere del mixer, aggiunto la panna e un po’ di brodo vegetale, regolato di sale e pepe: frullato il tutto, fino ad ottenere una salsa vellutata.
Poi ho rimesso in padella a fuoco medio per qualche minuto in modo da legare bene il tutto.

Mentre i porri cuocevano ho preparato gli anelli e lo speck.

Per gli anelli di porro fritti

Ho tagliato un porro a rondelle sottili, le ho passate nella farina con sale e pepe: in una padella ho messo a scaldare un filo di olio e poi ho fritto fino a doratura. Sistemati poi su carta assorbente, messi da parte.

Per lo speck croccante

Nella stessa padella unta ma pulita con la carta assorbente ho adagiato le fette di speck (molto sottili) e le ho fatte cuocere, rigirando due o tre volte, fino ad ottenere delle strisce croccanti.
Anche queste adagiate su carta assorbente e messe da parte.


Una volta cotti gli gnocchi ho impiattato condendoli con la salsa e completando con qualche fettina di speck sbriciolato, gli anelli di porro e qualche fettina di speck intera a decorare.




Buon appetito e buon “ricomincio” a tutti!





Con questa sfida partecipo all’ MTC numero 59!


9 commenti:

  1. Molto gustosi davvero credo che i tuoi figli se li avessero mangiati così avrebbero messo da parte il pesto ma non lo diciamo alla Van Pelt.

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    1. Grazie Annarita, la piccola di sicuro non avrebbe battuto ciglio, il grande è rompib...tradizionalista...!! ;-)

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  2. Bellissima ricetta, tutti gli ingredienti mi garbano! E post davvero divertente!

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    1. Grazie Marina, sono garbati parecchio anche a noi! ;-)

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  3. Porri è speck è uno degli abbinamenti che più preferisco in assoluto nelle mie preparazioni, peccato che il porro poi ci metto almeno mezza giornata a digerirlo. i tuoi gnocchi mi piacciono, sono fatti benissimo e con le righe belle evidenti, quindi vuol dire che erano anche belli morbidi. Le manine della ladruncola le conosco bene e sono adorabili in tutte le case.
    Bentornata

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    1. Grazie Chiara, in effetti la parte più bella di questi gnocchi è stata vedere la pupetta spazzolarli in un nanosecondo!!
      Vera soddisfazione!!

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  4. E avrai ben dovuto tranquillizzarlo, no, il tradizionalista di casa... non lo abbandoni alla fermata del bus, non lo dimentichi a scuola e in piu' gli fai gli gnocchi al pesto. Pure salvandoli dalle grinfie della piccina :)
    Bene tutto. Gli gnocchi, il condimento, le consistenze, gli abbinamenti. A forza di "non ditelo alla van pelt" mi state quasi convincendo, che possa esistere qualche altro modo per servirli...
    Bravissima!

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