Prima v’era, ora non v’è più.
La primavera intendo.
Quando eravamo piccole a Pasqua, quindi fine Marzo/inizio
Aprile, era tradizione andare in campagna dalla nonna, e i ricordi sono
assolutamente legati a splendide giornate di sole e di caldo.
Direi che i tempi sono decisamente cambiati.
Oggi ci va di lusso, sole e temperature gradevoli, ma per
domani si prevedono già piogge.
E già, perché no è piovuto ancora a sufficienza….. E poi, si
sa, alla campagna fa un gran bene……!!!
Quindi,
godiamoci questa giornata di tregua, anche perché vedo già nuvoloni all’orizzonte…….
Oggi però do lustro a questa mia creazione recente, che un
po’ sa di bella stagione perché l’ho voluta “tappezzare” di bei fragoloni che
sono riuscita a trovare anche in questi tempi di maltempo e che erano davvero
buonissimi!
La Pavlova (interpretata a modo mio), e quindi la di lei
base, la famigerata quanto temuta MERINGA, per me era una di quelle chimere
quasi inarrivabili.
Perché intorno alla produzione delle meringhe aleggiano
sempre quel mistero e quel dubbio di riuscita che la fanno sembrare un’impresa
epica.
Ricordo qualche esperimento fatto da mia mamma: ho in mente
l’immagine di “cosi” informi e dall’indubbio color “terra-di-Siena” che
facevano cucù dal forno mentre nell’aria si diffondeva intenso e corposo l’odore
di zucchero bruciato…………..
Dopo quello, altre prove si sono susseguite, per fortuna
decisamente migliori, fino ad arrivare ad un risultato quasi buono.
Tutto questo anche perché intorno alla “ricetta-perfetta”
per la meringa c’è una confusione mica da ridere: ognuno dice la sua, ogni
pasticcere ha la propria, sembra che non esista una norma unificata a
riguardo!!!
Ecco, io proporrei di metterla in vigore, perché la
soddisfazione di creare una meringa “vera”, bella, friabile e bianchissima è
una delle più grandi che in cucina si possano provare!
Qui lascio quella che per me, dopo intenso brainstorming e
infinite ricerche in rete, è diventata “La Ricetta”.
A voi il
compito di provare, e buon divertimento!
PAVLOVA CON CREMA CHANTILLY E FRAGOLE
Per la meringa
2 albumi (circa 120gr)
Pari peso di zucchero semolato
Pari peso di zucchero a velo
Per il ripieno
Crema chantilly
Fragole
In una ciotola mescolare i due zuccheri.
Nella planetaria (o in un’altra ciotola grande) mettere gli
albumi e cominciare a montarli.
Quando cominceranno ad avere più consistenza, aggiungere
poco per volta, sempre con le fruste in azione, metà degli zuccheri mescolati.
A questo punto montare fino a quando il composto sarà
gonfissimo e bianchissimo.
Ovviamente il top è la planetaria, perché la mettete in
funzione e ve la potete anche dimenticare, ma naturalmente si può fare anche con
le fruste elettriche, solo che lì è richiesta la vostra presenza!
Sconsiglio il montaggio a mano, a meno che non vogliate
diventare Braccio-di-Ferro.
Una volta ottenuto un composto voluminoso e sodo, procedere aggiungendo
il resto degli zuccheri, un cucchiaio alla volta, con estrema delicatezza,
incorporando dal basso verso l’alto.
Terminato questo passaggio, versare la meringa sulla carta
forno e modellarla col dorso del cucchiaio formando la base della Pavlova,
creando anche un po’ di bordo.
Se invece volete fare le meringhe vere e proprie, formare
delle quenelles, o delle semplici cucchiaiate di prodotto, o mettete la meringa
in una sac-à-poche e fate le forme che più vi piacciono.
Basta che poi mettiate il tutto in forno, preriscaldato a
50°, e teniate lo sportello semiaperto: la meringa deve asciugare, non cuocere.
In questo modo perderà i liquidi e rimarrà bianchissima.
Ci vorrà qualche ora (direi 3 o 4): il vantaggio è che le
potete lasciare in balìa di loro stesse, sono autosufficienti!
Ogni tanto andate a vedere a che punto sono e se necessario
giratele se il fondo fosse ancora umido.
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