Tempo
d’ autunno, tempo di funghi.
Dopo
un’estate siccitosa più che mai, sono arrivati i primi acquazzoni e si è
scatenata la corsa nei boschi.
Qui da noi in particolar modo è proprio una passione:
siamo sul mare, ma se ci si addentra di qualche chilometro all’interno si
trovano zone in piena regola che sembrano fatte apposta per fare felici i
fungaioli più assatanati. Zone protette, zone meno protette… Ce n’è per tutti,
ce n’è in abbondanza per chi ha nel sangue la “febbre del fungo”, altro che
quella del sabato sera di BeeGees-iana memoria!
Io
personalmente non ho né la “mushroom-fever”, né tantomeno sono una appassionata
di funghi in generale: mi piacciono, ma mi stufano subito. Non li conosco
neanche tanto.
Li apprezzo molto in versione cruda, con un filo d’olio e
scaglie di parmigiano, per esempio.
Sì, un risotto ci può stare, oppure una
pappardella; magari qualche fungo impanato, che in quanto fritto non è
possibile disdegnare. Ma mi fermo lì.
Invece
ultimamente il fattore N si è dedicato un paio di volte alla ricerca
(fruttuosa) del famigerato prodotto del sottobosco.
Giusto
ieri sera ha dato fuoco alle polveri accendendo il ronfò in cantina per fare
seccare una spianata di funghi affettati; un po’ erano già finiti invece sott’olio
dalla suocera, un po’ fritti dai cognati, un po’ in donazioni varie.
Ieri
sera c’era anche un bel mucchietto di finferli, che mi sono particolarmente
simpatici.
In primis per il nome, che mi sa di un fischiettìo, di un “firulì-firulà”
che sembra essere l’accompagnamento ad una bella passeggiata nel bosco
autunnale.
In secondo luogo sono carinissimi: di un bel giallo caldo, piccolini,
sembrano quasi i funghi degli gnomi.
Terzo sono pronti da cucinare: basta sciacquarli bene
dai residui di terra e destinarli come meglio si crede.
Io li ho trasformati nel
ripieno di questo strudel particolare, fatto con una pasta tipo “pane” ma a
base di birra che mi è piaciuta tantissimo: connubio felice, in una
preparazione che richiama le basi del filetto alla Wellington.
Da provare, se
vi spuntano funghi anche in camera da letto!
STRUDEL DI FINFERLI
Per la PASTA ALLA BIRRA
250gr farina
3 prese di sale
9gr lievito di birra fresco
10gr miele
150ml birra chiara
Per il RIPIENO
Finferli (a occhio!!)
Mezza cipolla
Olio evo qb
Prezzemolo
1 spicchio d’aglio
Sale, pepe, vino bianco
200ml panna da cucina
150gr prosciutto crudo
1 uovo
Mettere tutti gli ingredienti per la pasta in una ciotola e impastare
fin ad ottenere un composto soffice e omogeneo, come quello per il pane.
Coprire con un panno e fare lievitare un paio di ore, fino al raddoppio.
Nel frattempo pulire i finferli, asciugarli delicatamente con carta
assorbente, tagliarli a pezzetti.
In una padella fare imbiondire mezza cipolla in un po’ di olio evo,
aggiungere i finferli, aggiungere prezzemolo, aglio tritato, aggiustare di
sale: fare sobbollire fino a quando l’acqua evapora quasi completamente.
Aggiungere un giro di vino bianco e fare evaporare. Quando i funghi saranno
ridotti ad una crema, aggiungere la panna, aggiustare di pepe e sale, se
necessario, abbassare la fiamma al minimo e lasciare amalgamare per 5 minuti.
Poi spegnere e portare a temperatura ambiente.
Riprendere la pasta, stenderla su un piano infarinato abbastanza
sottilmente (2 mm circa) .
Sbattere velocemente l’uovo e spennellare la pasta, avendo cura di
lasciare un paio di centimetri di bordo libero; stendere le fette di prosciutto
in modo uniforme, versare i funghi e spalmare bene.
Arrotolare quindi come uno strudel tradizionale, sigillando bene le
estremità ad ogni giro.
Infine porre lo strudel su una teglia con carta forno, e fare riposare
per altri 30 minuti.
Nel frattempo accendere il forno e portare a 200°.
Infornare e cuocere per 25/30 minuti.
Lasciare intiepidire
prima di affettare.
****
Buon week end a tutti!! :-)
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