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lunedì 2 aprile 2012

Torta agli agretti in sfoglia all'olio d'oliva, magari per Pasquetta (quando per fortuna avremo superato il menù di Pasqua...)


Ci siamo. Comincia la settimana "di passione". Non ai livelli che il Cristianesimo ci ha trasmesso, ma quasi.
Da oggi parte in quarta la progettazione del mastodontico, pantagruelico, gigantesco, roboante e tutti gli aggettivi più corposi che vi possano venire in mente, MENU' DI PASQUA. Sia ben chiaro: sulla decisione e creazione del quale noi non abbiamo minimamente voce in capitolo, neanche per sbaglio.... cioè, lo subiamo punto e basta. Perchè abbiamo, io una suocera e lui una mamma, che di mestiere avrebbe dovuto avere come minimo un ristorante (di quelli grandi), come massimo una mensa tipo Fiat con un migliaio di persone a pranzo e cena tutti i santissimi giorni. E che ad ogni ricorrenza che decidiamo di trascorrere insieme non si dà pace fino a che non ha prodotto una sfilza di antipasti, un primo importante, un secondo (per lo più di carne) tradizionale con contorno e almeno un paio di dolci. E non stiamo certo parlando di mono-porzioni.


Peccato che le "bocche di fuoco" di un tempo ormai hanno perso parecchio smalto e dalla mia parte siamo tutt'altro che dei mangioni. Morale della favola: ci sarà da mangiare per 30 persone e mangeremo avanzi per un paio di settimane, dopo magari essere stati anche maluccio perchè non è che siamo abituati alla dilatazione stomacale forzata.... Questo sforzo massacrante si consuma ciclicamente e vi assicuro (anche se può sembrare strano...c'è di molto peggio, ovviamente!!) che è veramente faticoso. Perchè poi passiamo i 3/4 giorni prima del rituale satanico a sentire "faccio questo....faccio quest'altro.... ma anche un pochino di questo, che intanto si mangia.... e poi anche questo perchè a Pasqua si fa"; e hai voglia tu, che di norma sbocconcelli una sola cosina a pranzo e cena, a provare a dire "ma poi non lo mangiamo, è troppo, è meglio se facciamo una cosa sola, oppure io faccio ABC" perchè la risposta invariabilmente sarà: "Eh no! cosa stai a fare... c'è già tanta roba".... E appunto!!!! Se c'è già tanta roba BASTAAAAAA!!!!!! E invece no, bisogna assistere impotenti al tradizionale sperpero gastronomico, al classico "schiaffo alla fame nel mondo"....
Abitiamo di fianco all'autostrada: quasi quasi metto su un banchetto e in occasione della gita fuori porta di Pasquetta mi metto a smazzare tutto quello avanzato dal giorno prima: chi passa per la A12 fra Chiavari e Lavagna è avvertito.
Se invece volete preparare una torta da portare con voi sui prati per le prossime gite, ecco un ottimo suggerimento: tanto per rimanere in tema la sfoglia è quella della torta Pasqualina tipica ligure, il ripieno invece l'ho fatto con gli agretti (che ora si trovano facilmente), l'erba cipollina e la maggiorana fresca.




TORTA AGLI AGRETTI IN SFOGLIA ALL'OLIO D'OLIVA
Per la sfoglia
:
600gr farina
sale
1/2 bicchiere d'olio evo
1 bicchiere di acqua

Per il ripieno:
1 kg di agretti (peso dopo cottura)
50gr burro
300gr ricotta
3 uova
8 cucchiai di parmigiano grattugiato
una decina di rametti di maggiorana
erba cipollina a piacere
sale, pepe
olio per ungere le sfoglie


Cominciare ad impastare farina, sale, olio e mezzo bicchiere d'acqua: regolatevi con l'acqua rimanente fino ad ottenere un composto omogeneo ma non troppo morbido.
A questo punto dividete l'impasto in 8 parti (fate una palla un po' più grande: sarà la base della torta che andrà
a rivestire anche i bordi della teglia).
Fate riposare coperte per almeno 1 ora.
Nel frattempo sbollentate gli agretti in acqua non salata, poi scolateli bene.
In una padella larga fate sciogliere il burro e aggiungete poi l'erba cipollina tritata, fate insaporire per un
minuto e poi aggiungete gli agretti tritati grossolanamente al coltello. Fare asciugare il più possibile e poi regolare di sale e pepe. Spegnere e fare intiepidire.
Nel frattempo tritare la maggiorana; poi in una ciotola versare gli agretti, aggiungere la ricotta, il parmigiano,
la maggiorana e le uova. Mescolare bene tutti gli ingredienti. Assaggiare e regolare ancora, se necessario, di sale e pepe.
A questo punto riprendere la pasta e "armarsi" di mattarello; ungere un tegame con l'olio e cominciare a
stendere la palla di pasta più grande il più sottile possibile. Adagiarla nel tegame facendo sporgere i bordi.
Ungere il fondo della sfoglia e l'interno dei bordi con l'olio. Procedere a stendere altre 3 sfoglie, ungendole
sempre, tranne l'ultima. A questo punto versare il ripieno a tirare le ultime 4 sfoglie (ungere sempre fra una e l'altra). Chiudere bene i bordi, dare un'ultima spennellata di olio e cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa 50 minuti, fino a che la superficie sarà brunita.
Lasciarla intiepidire prima di tagliarla.


4 commenti:

  1. Vabbè..ora però, io capisco lo sforzo postumo (digestivo) e hai la mia comprensione. Ma prima di tutto, ho assaggiato solo un paio di cose della suocera in questione e ancora le ricordo tanto erano buone...e secondo...ora non fare l'anoressica! Che ti sei descritta come una che sbocconcella, ma qui chi ti conosce lo sa che sai avere (a differenza mia per esempio) un ottimo self control nei giorni di quiete e allo stesso tempo sai anche dar fondo a cene non esattamente in stile macrobiotico tanto quanto (e forse più!) uno scaricatore di porto! ahahahahaha Buon appetito e Buone feste...la dieta la farai dopo! ;) (e tanto non ti serve!)

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    1. eh no, devo ahimé confessarti che qua le pareti stomacali non hanno più l'elasticità di una volta... Purtroppo!! E i manicaretti, sono di indubbia bontà, ma non si può mandare in coma alimentare la gente!!!!! (ps. l'anno scorso mio papà il giorno di Pasqua è svenuto su un piatto di agnello al forno con patate.....della consuocera!!!!!! ahahahahaah!!!!!) - della serie: "Indovina chi Sviena a cena?!?!?" :-DDD

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  2. Il dopo è sempre terribile... il dopo è terribile per tutto! Ma la tua torta agli agretti sembra ottima!!!!

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    1. Ne avevo ancora una fetta in congelatore ed è stata il mio pranzo di oggi: direi che si è comportata ancora molto bene!! ;-)

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