La notizia è di oggi: è mancato il "fratellastro" di Tex, l'editore Sergio Bonelli. Suo papà creò il personaggio del mitico Ranger amico degli Indiani e nemico di tutti i cattivoni del vecchio West.
Tex è l'eroe per eccellenza, senza macchia e senza paura, ma è sempre piaciuto (e pare, per fortuna, piaccia ancora adesso) per il suo lato "vero", per le sue piccole debolezze, per la sua ironia pungente. Con Tex i Bonelli hanno aperto le porte ai grandi fumetti ormai "storici": Zagor, Martin Mystère, Dylan Dog tra i più celebri.
Non sarebbe per niente male se anche oggi, dove tutto è veloce e passa e va in pochi bit, i più giovani riscoprissero il piacere di gustare in silenzio e con calma le avventure di Tex e soci, imparando ad assaporare il contatto con quelle pagine sapientemente illustrate, accompagnati dal sottofondo magico del loro fruscìo.
Augurandoci che gli eredi della casa editrice continuino con il solito impegno la tradizione familiare, non ci rimane che onorare il nostro eroe con una bella bistecca alta tre dita ricoperta da una montagna di patatine fritte. "E torta di mele ne avete?".
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